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DELIBERE DELL’ULTIMA ORA: 17 MILIONI DI EURO RICONOSCIUTI ALLA PONTINA AMBIENTE

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discaricaDelibere dell’ultim’ora, quelle fatte il 10 giugno, mentre tutti (o quasi) erano impegnati a prestare attenzione a cosa succedeva nei seggi in attesa di sapere il nome del prossimo sindaco di Pomezia. Ma adesso, ad acque più calme, il frutto di quelle ore frenetiche è venuto alla luce, e di certo non è confortante per le casse comunali. Partiamo dalla “DELIBERAZIONE N° 2013/121 DEL 10/06/2013,
Oggetto: DELIBERA DI INDIRIZZO PER LA DEFINIZIONE DELL’ESPOSIZZIONE DEBITORIA CON LA SCOIETA’ PONTINA AMBIENTE SRL”. A parte gli evidenti errori grammaticali, dovuti probabilmente alla fretta di concludere l’atto, nel documento si legge che partecipano alla seduta il Sub Commissario Antonio Tedeschi e il segretario generale Angelo Scimè, il primo con i poteri di Giunta, il secondo ai sensi del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, per discutere del debito che l’Amministrazione comunale ha con la Pontina Ambiente, ovvero con la società proprietaria del sito dove il Comune scarica i suoi rifiuti. La deliberazione del Sub Commissario Prefettizio parte dalla premessa che esiste un debito nei confronti della società privata di la Società Pontina Ambiente “per la complessiva somma di Euro 18.745.874,04 in linea capitale oltre ad interessi, calcolati in presunti Euro 3.319.566,08”, così suddivisi nei vari anni: 1999: Euro 2.234,90 in linea capitale; Euro 1.040,74 per interessi presunti. 2000: Euro 11.486,77 in linea capitale; Euro 5.349,11 per interessi presunti. 2001: Euro 13.232,74 in linea capitale; Euro 6.162,17 per interessi presunti. 2002: Euro 29.352,80 in linea capitale; Euro 13.668,86 per interessi presunti. 2003: Euro 53.762,07 in linea capitale; Euro 25.035,67 per interessi presunti. 2004: Euro 80.843,14 in linea capitale; Euro 37.646,66 per interessi presunti. 2005: Euro 82.330,11 in linea capitale; Euro 38.339,09 per interessi presunti. 2006: Euro 20.284,43 in linea capitale; Euro 9.445,96 per interessi presunti. 2008: Euro 1.015.145,84 in linea capitale; Euro 371.676,16 per interessi presunti. 2009:Euro 3.641.043,18 in linea capitale; Euro 1.074.070,40 per interessi presunti. 2010: Euro 4.599.400,13 in linea capitale; Euro 981.020,26 per interessi presunti. 2011: Euro 4.118.027,55 in linea capitale; Euro 549.370,24 per interessi presunti. 2012: Euro 3.932.825,93 in linea capitale; Euro 203.556,95 per interessi presunti. 2013: Euro 1.147.862,55 in linea capitale; Euro 4.095,67 per interessi presunti. Sempre nel documento si ricordano le varie volte in cui la ditta ha minacciato la sospensione del servizio, e quindi l’impedimento di accesso in discarica, in caso di mancato pagamento. Prima della caduta della Giunta De Fusco, era stato formalizzato un piano di rientro al 31/12/2012, che prevedeva l’estinzione del debito in questo modo: “Il Comune si obbliga ad estinguere l’anzidetta esposizione debitoria alla data del 31 dicembre 2012, nella misura di complessivi Euro 17.000.000,00, nei termini ed alle modalità qui di seguito indicate:
a) quanto ad Euro 8.000.000,00, da versarsi entro e non oltre la data del 15 luglio 2013;
b) quanto ad Euro 7.000.000,00, da versarsi entro e non oltre la data del 31 marzo 2014;
c) quanto al residuo pari ad Euro 2.000.000,00 da versarsi in n. 36 rate mensili dell’importo di Euro 55.555,55 ciascuna, con scadenza al primo di ogni mese, con decorrenza dal 1° aprile 2014 e sino al mese di marzo 2017.
Il Comune si obbliga ad estinguere l’anzidetta esposizione debitoria alla data del 30 aprile 2013, ed ammontante in linea capitale a complessivi Euro 1.147.862,55, nei termini ed alle modalità qui di seguito indicate:
a)quanto ad Euro 573.931,27, da versarsi entro e non oltre la data del 15 luglio 2013, unitamente alla rata di cui all’articolo 1.2, lettera a);
b) quanto al residuo, pari ad Euro 573.931,27, da versarsi entro e non oltre la data del 15 agosto 2013”.
Ma con quali soldi si sarebbe pagato il debito? Adesso che sono in arrivo i 56 milioni del prestito del Ministero del Tesoro, ecco la soluzione e la conseguente delibera, che recita:
“Il Comune si obbliga ad estinguere l’anzidetta esposizione debitoria alla data del 31 dicembre 2012, nella misura di complessivi Euro 17.000.000,00, nei termini ed alle modalità qui di seguito indicate:
a) quanto ad Euro 8.000.000,00, da versarsi entro e non oltre la data del 15 luglio 2013;
b) quanto ad Euro 7.000.000,00, da versarsi entro e non oltre la data del 31 marzo 2014;
c) quanto al residuo pari ad Euro 2.000.000,00 da versarsi in n. 36 rate mensili dell’importo di Euro 55.555,55 ciascuna, con scadenza al primo di ogni mese, con decorrenza dal 1° aprile 2014 e sino al mese di marzo 2017. Il Comune si obbliga ad estinguere l’anzidetta esposizione debitoria alla data del 30 aprile 2013, ed ammontante in linea capitale a complessivi Euro 1.147.862,55, nei termini ed alle modalità qui di seguito indicate: a)quanto ad Euro 573.931,27, da versarsi entro e non oltre la data del 15 luglio 2013, unitamente alla rata di cui all’articolo 1.2, lettera a);
b) quanto al residuo, pari ad Euro 573.931,27, da versarsi entro e non oltre la data del 15 agosto 2013.
– di demandare ai dirigenti competenti la sottoscrizione di un piano di rientro dei debiti scaduti con la Società Pontina Ambiente srl secondo i criteri stabiliti nel presente atto ed ogni atto conseguente”.
Sotto al documento i nomi del Sub Commissario Antonio Tedeschi e del segretario generale Angelo Scimè, ma nessuna firma in calce, anche se il documento presenta un numero di deliberazione, il 121 del 2013. Sicuramente la Pontina Ambiente vantava un credito sostanzioso con il Comune di Pomezia, ma non si proclamava ai quattro venti che si stavano rivedendo i debiti facendo transazioni vantaggiose per l’Amministrazione? E poi, non sarebbe stato più corretto attendere l’insediamento del nuovo sindaco, visto che ormai si trattava di poche ore, e lasciare decidere lui? Come se non bastasse, si scopre che, per seguire questa vicenda, non è bastato solo il dirigente dell’avvocatura del Comune, quell’avvocato Giovanni Pascone recentemente condannato a 1 anno e 4 mesi, ma – visto che da soli non si perde bene – anche un consulente esterno, l’avvocato “Alessio Mauro, legale esterno di provata fiducia e professionalità”, parole dello stesso Pascone, firmatario della DET. N. 51/DIRAVV DEL 19/02/2013 con cui si affidava l’“ESTENSIONE INCARICO LEGALE AVV. ALESSIO MAURO” , autorizzando così un “impegno di spesa di € 3.000,00”. Tanto pagano i cittadini…
Ma questa non è la sola delibera “a sorpresa”… A breve pubblicheremo anche gli altri atti stilati da dirigenti e Commissari un attimo prima che si insediasse il nuovo sindaco Fucci che, a conti fatti, si ritroverà le casse comunali ancora più vuote di quello che poteva presupporre.

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