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Dichiarazione Iva 2024, chi sono i soggetti esenti? Quando è possibile evitare il pagamento

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Manca poco all’appuntamento con la dichiarazione Iva, al quale sono chiamati, generalmente, tutti coloro che svolgono attività d’impresa o anche prestazioni professionali titolari di partita Iva. Un modello da compilare attraverso il quale vengono documentate le operazioni svolte nel corso dell’anno precedente: attivi e passivi.

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Presentazione della dichiarazione iva chi è esente – ilcorrieredellacitta.com

Appuntamento che quest’anno ha come termine ultimo il 30 aprile prossimo, seppure ci sono alcuni soggetti che possono essere esonerati da questa incombenza e a breve scopriremo di chi si tratta.

Chi ha l’obbligo di presentare dichiarazione Iva

Intanto occorre sottolineare che è fatto obbligo ai titolari di partita Iva di presentare dichiarazione anche se non hanno svolto operazioni in regime Iva, non sono tenuti a corrispondere l’imposta, hanno svolto operazioni non imponibili o non abbiano svolto alcuna attività. L’impegno è a carico di coloro che abbiano applicato l’Iva costantemente, agli eventuali eredi, al curatore fallimentare o in caso di società che si sono scisse alle società beneficiarie.

Soggetti che non sono tenuti a presentare dichiarazione Iva

La regola, come sempre, prevede una deroga. Ci sono, infatti, soggetti che non sono tenuti a presentare dichiarazione Iva e tra questi rientrano:

  • Coloro che hanno effettuato operazioni esenti da Iva
  • Chi ha aderito al regime forfettario
  • Quanti pur titolari di partita Iva hanno aderito al regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità
  • I produttori agricoli con un guadagno inferiore ai 7mila euro
  • I titolari di impresa che abbiano dato in fitto la loro attività
  • Gli enti non commerciali
  • Le società sportive
  • Coloro i quali sono residenti fuori dall’Ue

L’invio deve essere telematico

I soggetti tenuti a presentare dichiarazione Iva possono farlo nel lasso temporale compreso tra il 1 febbraio e il 30 aprile di ogni anno ed è relativa all’anno precedente. Si tratta del termine ultimo nel quale l’atto deve essere inviato telematicamente all’Agenzia delle Entrate. E la data di scadenza fissata è perentoria, eventuali ritardi vengono sanzionati.

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Dichiarazione Iva, termini e sanzioni in caso di ritardi – ilcorrieredellacitta,com

Consegna oltre il termine di scadenza

Se, ad esempio la consegna avviene entro 90 giorni dalla scadenza, il termine per quanto ancora dà diritto alla presentazione della dichiarazione, sono previste sanzioni per il ritardatario. Multe che vanno da 250 euro a duemila. Superati i 90 giorni, però, chi non ha presentato dichiarazione Iva viene considerato inadempiente con multe salate che vanno dal 120 al 240 per cento dell’imposta dovuta.

Seguono poi gli accertamenti sul documento presentato e se risultasse un’imposta non versata, verrà applicata ulteriore sanzione, pari al 30 per cento del versamento omesso.

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