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IMU e TARI, sconto del 20%: come si richiede e come funziona

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C’è una novità importante introdotta dal Decreto Rilancio e che riguarda uno sconto su Imu e Tari del 20%. Si tratta di un’agevolazione importante per molti cittadini che si trovano in difficoltà a causa anche dell’incombente inflazione di questo periodo critico.

Sconto su IMU e TARI: vediamo come funziona

Al fine di usufruire dell’agevolazione prevista dal suddetto Decreto, è necessario però rispettare due condizioni specifiche:

  • Primo, ogni Comune deve aver approvato la relativa delibera
  • Il pagamento che ne seguirà, dovrà avvenire tramite domiciliazione bancaria con addebito diretto sul conto corrente.

Specifiche delle condizioni

Ma vediamo nel dettaglio queste due condizioni per lo sconto. Secondo quanto viene riportato all’interno dell’articolo 118-ter, alla voce “Riduzione di aliquote e tariffe degli enti territoriali in caso di pagamento mediante domiciliazione bancaria”, si dice che i Comuni possono decidere autonomamente se applicare una riduzione fino al 20% delle aliquote e delle tariffe delle proprie entrate tributarie e patrimoniali tramite delibera dedicata. Poi, dopo di ciò, è necessario procedere con il pagamento tramite addebito diretto del pagamento su conto corrente bancario o postale.

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Cos’è l’IMU?

Facciamo un po’ chiarezza: l’IMU è l’Imposta Municipale Propria, un tributo istituito dal governo Monti nella manovra Salva-Italia del 2011 e il relativo pagamento avviene a livello comunale, calcolato in base al possesso di beni immobiliari. Il versamento dell’imposta è quindi dovuto da chi è in possesso degli immobiliindicati nell’articolo 2 del Dlgs 504 del 1992. Nello specifico: 

  • terreni agricoli;
  • aree fabbricabili;
  • fabbricati.

La TARI per la gestione rifiuti

Per quanto riguarda, invece, la TARI, parliamo della cosiddetta tassa comunale sui rifiuti, la quale venne introdotta proprio per la gestione e la raccolta degli stessi, sempre a livello comunale. Dunque, anche in questo caso si tratta di un’imposta gestita direttamente dal Comune di riferimento, lo stesso che si occupa, appunta dell’attività gestionale dei rifiuti. 

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