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Mercato auto: il 2019 parte in negativo per il nuovo mentre cresce l’usato (+7%)

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I dati di inizio 2019 e il ruolo dell’ecotassa

Il mercato delle auto nuove continua a perdere terreno e fa registrare un ulteriore calo del 2,42 anche a febbraio, dato che si va purtroppo ad aggiungere al -7,6% di gennaio. Tra le cause di questa partenza negativa delle quattro ruote troviamo anche l’ecotassa, “Una misura inefficace e dannosa” come la definisce Michele Crispi, Presidente dell’UNRAE, che sta portando confusione tra i consumatori.

Tra le case automobilistiche colpite figura anche il gruppo FCA, che perde quasi l’8% delle immatricolazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, arrivando ad un -14,98% nel bimestre, con una quota di mercato che scende al 24,8.

Fortunatamente tra i SUV la Jeep si conferma al primo posto, con una copertura del 13% della corrispondente quota del marchio, e crescono le vendite delle Renegade, delle Cherokee, delle Compass e delle Wrangler.

Insomma, sempre secondo il parere di Michele Crisci, l’ecotassa è un balzello che, più che colpire l’inquinamento, guarda solo ai parametri climatici e tende a mettere fuori gioco le auto nuove, dotate delle più recenti tecnologie antinquinamento. Infatti risulta assolutamente riduttivo e deleterio preoccuparsi solo della quantità di CO2 emessa dalle auto di nuova immatricolazione, senza guardare al parco circolante di quelle al di sotto dell’Euro4. Queste infatti andrebbero rimpiazzate sì grazie all’ecobonus, ma i fondi stanziati però (circa 60 milioni) non saranno sufficienti a garantire molti acquisti di auto nuove, che si stimano (secondo uno studio di settore) tra un minimo di 10.000 e un massimo di 40.000 vetture.

Intanto cresce il mercato dell’usato

In contemporanea, dunque, si è assistito ad un fenomeno sempre più importante, ossia la crescita del settore dell’usato: i consumatori italiani hanno infatti iniziato a preferire le vetture usate e in buono stato ad una nuova immatricolazione.

Se il 2018 è stato un anno molto positivo per il settore, questa tendenza è stata più che confermata dai primi dati del 2019: i passaggi di proprietà delle vetture usate sono cresciuti del 7,4% a gennaio 2019 con un totale di oltre 268mila passaggi di proprietà. Altro dato molto interessante è quello relativo alle auto diesel: se da un lato calano gli acquisti delle auto nuove alimentate a gasolio (-28,2%), dall’altro crescono di quasi l’8% gli acquisti di vetture diesel di seconda mano

D’altronde cercare le auto usate e le occasioni perfette per le proprie esigenze è ancora più semplice grazie a piattaforme specializzate come automobile.it, che permettono di filtrare i vari annunci in base a diversi parametri, dai km percorsi al tipo di alimentazione. La soluzione ideale visto che oggi il mercato dell’usato sembra essere quello che garantisce una maggiore sicurezza anche visto la minore tendenza alla svalutazione delle auto di seconda mano.

Un altro fenomeno che si collega a quanto detto finora è quello delle auto ex noleggio a lungo termine: sono state oltre 120mila le auto un tempo noleggiate rivendute nei primi 9 mesi del 2018. Sono diversi i vantaggi di questa scelta visto che le auto in noleggio sono sempre oggetto di controlli e tagliandi registrati, hanno un’età media di soli 3 anni e sono spesso offerte a prezzi molto competitivi.

 

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