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SIGMA-TAU, DOPO I DIRIGENTI LICENZIATI, 569 DIPENDENTI IN CASSA INTEGRAZIONE

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Brutte notizie per l’economia pometina. La Sigma-Tau, dopo aver licenziato in tronco 13 dirigenti il 15 novembre, oggi ha annunciato la richiesta di Cassa Integrazione Straordinaria per ben 569 dipendenti della sede di Pomezia.

“Sigma-Tau Industrie Farmaceutiche Riunite SpA, con sede e stabilimento a Pomezia, ha avviato in data odierna le procedure di legge presso la Regione Lazio relative al piano di risanamento, elaborato sulla base di un’approfondita analisi organizzativa ed economico-finanziaria – ha comunicato direttamente la società questo pomeriggio –  L’operazione di risanamento si è resa necessaria per poter attuare un piano di sviluppo e salvaguardare il futuro di Sigma-Tau recuperando efficienza; tutto ciò anche in virtù della forte volontà dell’azienda e degli azionisti di non de localizzare produzione e ricerca. Altre case farmaceutiche hanno avviato negli ultimi anni processi di riorganizzazione, a causa delle sfavorevoli condizioni determinate dalla diminuzione dei prezzi dei farmaci, dall’ingresso nel mercato dei generici, dalle manovre del Governo e delle Regioni, senza tralasciare gli effetti di una negativa congiuntura economica e finanziaria a livello mondiale”. “Sigma-Tau si è impegnata fino all’ultimo per resistere alle difficoltà del mercato, ma le sfide che attendono l’azienda impongono di non poter più rimandare l’avvio di un piano di riorganizzazione, che prevede la richiesta di un periodo di CIGS per 569 dipendenti – ha proseguito l’azienda nella nota – Ribadiamo che tale decisione è volta ad evitare un aggravarsi ulteriore della crisi di Sigma-Tau Industrie Farmaceutiche Riunite SpA ed è finalizzata ad ottimizzare le risorse aziendali in vista di un’efficace ed efficiente rifocalizzazione strategica per garantire la crescita e lo sviluppo dell’azienda nel medio-lungo periodo, con l’obiettivo di rimanere un importante punto di riferimento per l’economia dell’area”.

La notizia ha ovviamente gettato nello sconforto non solo le 569 famiglie coinvolte, ma l’intera città, che vedeva nella storia società farmaceutica un saldo punto di riferimento per l’economia locale. Dopo le numerose aziende che hanno chiuso i battenti o ridotto drasticamente il personale, l’iniziativa della Sigma-Tau appare come il concretizzarsi del
peggiore degli incubi per i lavoratori dipendenti. Adesso si attendono risposte da parte della Regione, che dovrà esprimere il parere sulla richiesta fatta dalla Sigma-Tau.

L’azienda, come riporta il sito ufficiale, è “uno dei più importanti gruppi farmaceutici italiani che, con un eccellente ruolo in campo internazionale e con 2.441 dipendenti, ha
raggiunto nel 2010 un fatturato di 673 milioni di euro”.

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