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Tetto al contante a 5 mila euro ‘sparito’ dal decreto Aiuti: cosa cambia a gennaio

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assegno unico 2023

Stralciato dal decreto Aiuti quater perché manca il requisito di urgenza. Ecco che fine ha fatto, almeno per il momento , il tetto al contante a 5mila euro, che dovrebbe tornare in un secondo momento, nella Legge di Bilancio. La misura, per ora, è stata tolta dal decreto Aiuti quater, a causa della mancanza del requisito di urgenza ed è stata spostata nella prossima Legge di Bilancio.

L’inserimento della Legge di Bilancio

E se la misura verrà inserita, come da previsione, nella Legge di Bilancio allora non scatterà il ritorno del limite al contante a mille euro, ma salirà a 5mila. Ora la soglia è fissata a 2mila euro e si tratta di una soglia fissata dal decreto Milleproroghe del governo Draghi. Quest’ultimo voleva limitare al minimo la sogna entro cui si possono far pagare transazioni in contanti per contenere l’evasione fiscale. Ma il governo Meloni sembra di altro avviso.

Esiste una correlazione tra transazioni in contanti ed evasione fiscale?

Nonostante si parli di una correlazione tra le transazioni in contanti e l’evasione fiscale non sembra risultino studi a riguardo, anche se invece ne esistono che dimostrano un legame tra la circolazione del contante e il riciclaggio criminale del denaro. La Dda ha infatti sottolineato come la scelta di alzare il tetto al contante non sia una buona cosa.

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