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Fiumicino, non ci sono asili comunali e i privati avanzano: ”Amministrazione sorda alle richieste delle famiglie”

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Fiumicino. Sono due le strutture portanti di un ogni collettività che guardi alla salute e al futuro dei propri cittadini: gli ospedali e le scuole. Ma sanità e istruzione non sono mai state le punte di diamante della nostra cara Italia, e le crisi degli ultimi tempi non hanno fatto altro che accentuare la problematica già di per sé molto avanzata. E poi, ora, c’è la promessa di un cambiamento con i fondi del PNRR: sarà davvero così? Sarà davvero la volta buona?

Il problema degli asili comunali a Fiumicino

Per la comunità di Fiumicino il problema sembra essere ben lontano da una risoluzione definitiva, come sottolinea anche Orazio Azzolini, presidente Circolo Energie per l’Italia – Fiumicino, in una nota giunta alla nostra redazione nelle ultime ore. Come spiega Azzolini: ”Con l’uscita delle graduatorie delle strutture scolastiche dell’infanzia (Asili e Materne) si evidenzia per l’ottavo anno consecutivo la mancanza di attenzione da parte di questa Amministrazione verso un tessuto sociale fondamentale per la collettività: Le scuole…”
 
 
L’attacco nei confronti dell’amministrazione è tutt’altro che velato: ”Questa Amministrazione resta sorda alle richieste che continuamente arrivano dalle famiglie che vivono il territorio”. Il tema principale sono dunque le scuole, ma soprattuto gli asili. A quanto pare è già il quarto anno di fila che si sottolinea la mancanza di un asilo comunale sul territorio di Fiumicino in grado di soddisfare la domanda”.

Tante domande e poche risposte

”Dobbiamo sottolineare la bassa percentuale di bambini ammessi alle strutture Comunali (solo il 40% di ammessi a fronte di una richiesta di 529 bambini – pari a 220 ammissioni), dobbiamo sottolineare la mancanza di inizio dei lavori sul plesso scolastico di via Foce Micina (ricordiamo ancora che più di una volta l’Amministrazione si è espressa sull’ imminente inizio dei lavori di riqualificazione)”.

La questione del PNRR

Ora che c’è in ballo anche il gruzzolo del PNRR, la situazione si ancora più urgente, perché la problematica potrebbe nuovamente passare inosservata. E poi, certo, c’è la questione dell’assalto dei privati. Ovviamente, se c’è domanda, ma non c’è risposta da parte del Comune, sono i privati a giovarne: ”Dobbiamo far notare che le uniche strutture aperte ed inaugurate sono erette da privati”, continua Orazio Azzolini.

Memorandum

Poi, conclude: ”Ci auguriamo che nei prossimi mesi, quando le scuole saranno chiuse, la nostra Amministrazione, sempre pronta a fare “book fotografici” in occasione di eventi sportivi e di ‘’ordinaria amministrazione’’, si impegni finalmente a far installare nei plessi scolastici i depuratori di aria, in modo da poter prevenire future allergie e far vivere ai nostri giovani e ai nostri bambini, l’esperienza scuola nella migliore delle possibilità, anche tenendo in considerazione che, ad oggi, con quasi 30 gradi di temperatura, gli scolari sono gli unici che hanno ancora l’obbligo di mascherine al chiuso, cosa che invece, non rispettano coloro che dovrebbero fungere da insegnamento, presentandosi nelle scuole sprovvisti di mascherina, solo per immortalarsi e farsi riconoscere nelle foto”.
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