Continuano i disagi nel territorio di Parco Leonardo, dove ieri durante il pomeriggio sono sparite due grate pedonali dal manto stradale.
Come l’hanno definita i cittadini locali, una situazione di massimo pericolo e che soprattutto ha creato un profondissimo strapiombo in una strada sempre molto vissuta dalla cittadinanza e soprattutto a pochi passi dal famoso multisala del quartiere.
Il buco che si è venuto a creare misura un’altezza che va dai 4 ai 5 metri, in una condizione che farebbe seriamente male a qualunque persona che sbadatamente ci cascasse all’interno. Un pericolo purtroppo molto concreto se contestualizzato alla geografia di questa zona, considerato come in prossimità di questo “buco” c’è l’uscita di una porta d’emergenza. Utilizzata solo in caso d’incendio o necessarie emergenze, oggi questa porta aprirebbe – magari nello stato d’animo indaffarato di chi ha l’urgenza di aprirla – un varco su un baratro cui difficilmente si potrebbe evitare un incidente dalle gravi e tragiche conseguenze.
I residenti attraverso il gruppo Facebook “CQPL – Comitato di Quartiere Parco Leonardo” denunciano già da ora la grave situazione emersa all’incrocio tra Via Filippo Brunelleschi e Via Giulio Romano, adducendo come prima fattore scatenante di un simile scenario la mancanza di grate ancorate a terra. Una condizione che non le pone a norma, considerato come senza viti od oggetti fissanti tali griglie è facilissimo aprirle e rimuoverle dalla strada con il semplice utilizzo delle mani o un piede di porco.
Ma perché rubare due griglie urbane? Le motivazioni potrebbero essere di vario genere. Anzitutto questi pezzi sono battuti in ferro, quindi potenzialmente possono essere sciolti e venduti sul mercato nero dei metalli in giro per Roma o addirittura l’Italia. Tute condizioni che peraltro già nel recente passato ha vissuto la stessa Via Giulio Romano, vittima del furto di rame dai propri lampioni dell’illuminazione pubblica.
C’è anche chi pensa che la sparizione delle due grate sia opera di un tentativo maldestro di manutenzione, magari nato dalla buonafede di qualche cittadino che voleva risolvere il sentito problema di questi accessori urbanistici non proprio a regola.
