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L’omicidio di Giuseppe De Luca, il militante dei Nar freddato dai “compagni”

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L’omicidio di Giuseppe De Luca risale al 31 luglio 1981, quando Pino il calabro – come veniva soprannominato – venne freddato da un colpo di pistola mentre si trovava in casa, a Roma, nel quartiere Tomba di Nerone.

francesca mambro
Francesca Mambro, condannata per l’omicidio di Giuseppe De Luca – Ilcorrieredellacittà.com

 

Giuseppe De Luca era ritenuto un traditore nell’area dei “neri” extraparlamentari. L’omicidio avvenne nel periodo di declino dei Nar, quando i comparti di estrema destra erano ormai decimati e la vendetta personale era ormai l’unico motore che muoveva i suoi adepti. 

L’omicidio di Giuseppe De Luca

L’omicidio di Giuseppe De Luca, militante dei Nar, noto ai più come Pino il calabro (per le sue origini), si colloca in un momento storico che rappresenta il tramonto dei Nuclei Armati Rivoluzionari, decimati da decine di arresti. È il periodo in cui i Nar si rendono protagonisti di una serie di delitti nei confronti di presunti traditori e delatori, ai quali non viene concessa alcuna attenuante. È il periodo dell’auto-giustizia, delle vendette personali e dei regolamenti di conti. 

Giuseppe De Luca era ritenuto un truffatore dagli altri componenti del gruppo terroristico. Durante un viaggio in Costa Azzurra, in cui aveva portato il leader dell’organizzazione, Alessandro Aldibrandi, con la promessa di acquistare delle armi, Pino il calabro simulò un furto di denaro di proprietà di Aldibrandi, che erano stati lasciati nel cruscotto di un’auto. Non solo, De Luca si era anche vantato del colpo con i camerati. Fu quel suo affronto al leader e al gruppo stesso a decretare la sua condanna a morte.

Nell’ambiente si diceva che De Luca avesse truffato anche altre persone. Poi aveva dieci anni più di noi, quindi per noi il suo comportamento era ancora più grave, perché si era comportato male con delle persone che, rispetto a lui, erano dei ragazzini” avrebbe raccontato poi Francesca Mambro. 

I membri dei Nar iniziarono a fare degli appostamenti, per tenerlo d’occhio. La sera del 31 luglio 1981 Giuseppe De Luca fu intercettato mentre tornava a casa. Con l’aiuto di Francesca Mambro, che fece da palo per l’agguato, Giorgio Vale si introdusse in casa De Luca. Al citofono disse di essere un amico di Giuseppe. Pino cercò di trincerarsi dietro la porta del bagno, ma in pochi istanti Giorgio Vale riuscì a scaraventarla a terra e freddò l’ex compagno con un colpo di pistola. Il tutto sotto gli occhi delle due sorelle e della madre della vittima. 

La telefonata ai giornali arrivò subito dopo il delitto e fu molto sintetica. Per i Nar l’uccisione di Pino il calabro sarebbe stata la prima di una lunga serie che avrebbe fatto cadere, pedina dopo pedina, tutti i traditori. 

IMMAGINE IN EVIDENZA (Alessandro Alibrandi) CREDITS WIKIPEDIA

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