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L’omicidio di Stefano Cecchetti, una serata come tante e il brutale assassinio

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L’omicidio di Stefano Cecchetti risale al 10 gennaio del 1979, quando il giovane studente – che all’epoca frequentava il terzo liceo scientifico – venne colpito da una raffica di proiettili.

stefano cecchetti
L’omicidio di Stefano Cecchetti – Ilcorrieredellacittà.com

 

Nell’attentato rimasero feriti anche due amici di Stefano Cecchetti, che riuscirono miracolosamente a salvarsi. 

L’omicidio di Stefano Cecchetti

Sono da poco trascorse le 20 del 10 gennaio 1979. Stefano Cecchetti, 17 anni, studente al terzo anno dello scientifico Archimede, si ritrova con alcuni amici davanti al bar Urbano in largo Rovani, a Roma. Improvvisamente sopraggiunge una Mini Minor, con a bordo tre persone. Hanno il volto coperto dal passamontagna. 

Dall’auto parte una raffica di colpi. Si scoprirà poi che le pistole utilizzate sono una calibro 7,65 e una 9. Tre persone restano ferite: Stefano Cecchetti, Alessandro Donatone e Maurizio Battaglia. Ad avere la peggio è proprio Stefano, che riporta la perforazione dell’aorta, oltre a varie lesioni interne. Nonostante un intervento d’urgenza, per il 17enne non c’è nulla da fare.

Stefano non era particolarmente politicizzato, ma frequentava il Fronte della Gioventù. A decretare la sua condanna a morte è il posto in cui ha scelto di ritrovarsi con i suoi amici. Largo Rovani è considerato il “ritrovo dei fasci”. 

La rivendicazione 

L’attentato costato la vita a Stefano Cecchetti viene rivendicato poco dopo dai “Compagni organizzati per il comunismo” con un comunicato inviato al giornale Lotta Continua. Nel testo si legge: “Un’ora fa abbiamo colpito nel quartiere Talenti un centro di aggregazione fascista. Abbiamo colpito fisicamente. Contro l’arroganza fascista sul territorio”.

valerio verbano
L’omicidio di Valerio Verbano – Ilcorrieredellacittà.com

 

I colpevoli dell’omicidio Cecchetti non sono mai stati identificati. Il 22 febbraio dell’anno seguente al delitto, nel 1980, tre uomini incappucciati fanno irruzione nell’appartamento di un giovane di appena 18 anni, l’attivista comunista Valerio Verbano e lo uccidono. Valerio stava raccogliendo dei dossier sui militanti dell’estrema destra. Il suo omicidio fu poi rivendicato dai Nuclei Armati Rivoluzionari. I killer dissero di aver ucciso il giovane studente perché era il mandante dell’omicidio di Stefano Cecchetti. Un’accusa che non ha mai trovato riscontro nelle successive indagini. 

 

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