Home » Italia » Congedo mestruale a scuola, Ravenna è la prima città italiana ad istituirlo

Congedo mestruale a scuola, Ravenna è la prima città italiana ad istituirlo

Pubblicato il
Liceo Artistico di Ravenna, Nervi

Una svolta per l’Italia, in particolare per una scuola d Ravenna, in cui è stato istituito il congedo mestruale alle studentesse che ne avranno bisogno. 

Stiamo parlando dell’istituto artistico di Ravenna, “Nervi-Severini”. L’iniziativa è stata pubblicata nei giorni scorsi sull’albo online della scuola.

Congedo mestruale al liceo

Il congedo mestruale è stato istituito in particolare per le studentesse che soffrano di dismenorrea, con la possibilità di assentarsi per un massimo di due giorni al mese senza che tale assenza sia calcolata tra quelle che devono essere considerate per la validità dell’anno scolastico.

Di norma in tutte le scuole ad esempio è prevista come deroga l’assenza dovuta a malattie certificate. Le rappresentanti della componente studentesca nel consiglio di istituto del “Nervi-Severini” hanno fatto presente come molte ragazze soffrano di crampi mestruali tanto forti da interferire con lo svolgimento delle normali attività. A tal proposito sono state raccolte  16 testimonianze di loro compagne. 

Hanno quindi richiesto di applicare nella scuola, una forma di agevolazione per le assenze che tale condizione può determinare.

Spagna: primo Paese europeo a riconoscere alle donne il diritto al congedo mestruale

La Spagna è il primo paese europeo che riconosce il “congedo mestruale” alle lavoratrici che soffrono di mestruazioni dolorose.

I deputati spagnoli hanno adottato lo scorso 15 dicembre, in prima lettura, un disegno di legge che prevede un congedo per le donne affette da dismenorrea, una patologia caratterizzata da crampi particolarmente dolorosi, a volte invalidanti per il periodo del ciclo. Il disegno di legge non specifica la durata del congedo per malattia che i medici possono concedere alle donne che soffrono di mestruazioni dolorose.

Il testo contiene altri aspetti e punta a rafforzare anche l’accesso all’aborto negli ospedali pubblici, viste le difficoltà presenti in questo Paese di forte tradizione cattolica. Il testo una volta che verrà votato in Senato tornerà alla Camera dei Deputati nel caso venisse modificato dai senatori, prima di diventare legge. 

L’auspicio è che anche l’Italia possa fare sempre meglio per generare benessere alla sua stessa nazione.

Impostazioni privacy