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Stop a carne e cibi sintetici, arriva la stretta del Governo: multe fino a 60.000 euro

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È un disegno di legge ed è già sul tavolo del Consiglio dei ministri il provvedimento che blocca la produzione e l’immissione sul mercato di alimenti sintetici. Un ddl che prevede sanzioni salate che vanno dai 10mila ai 60mila euro nei confronti di chi viola la disposizione.
Non solo multe, ma anche confisca del prodotto e inaccessibilità a finanziamenti erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o anche dall’Unione europea per svolgere questo tipo di attività. Una esclusione prevista per un massimo di 3 anni, con chiusura dell’attività per il medesimo periodo. Ma non è tutto… Le sanzioni verranno aggiornate ogni due anni sulla base delle variazioni dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, rilevato dall’ISTAT.

Il governo rivolge una particolare attenzione verso le carni sintetiche

Particolare attenzione da parte del governo, alla produzione di carne sintetica in quanto è ‘il risultato di un processo di coltivazione cellulare operata in laboratorio su cellule animali staminali’ è scritto nel ddl. E il disegno di legge sottolinea: ‘Lo status della ricerca e della sperimentazione degli alimenti sintetici sembra – si rimarca – essere ad una fase embrionale, tale per cui non si è nelle condizioni, scientifiche soprattutto, di poter escludere che tali alimenti prodotti artificialmente, non abbiano delle conseguenze negative per la salute degli esseri umani’.

La paura degli effetti di questi prodotti sintetici sugli esseri umani

Non si hanno certezze circa gli effetti che questi prodotti possono avere sulle persone. L’utilizzo di antibiotici ‘per garantire ambienti di crescita sterili’ e altri materiali pericolosi, spaventa per le conseguenze che possono avere sugli essere umani. In particolare si legge sempre nel ddl: ‘nel corso di una sperimentazione l’assunzione di alimenti ultra-lavorati è stata associata a un rischio più elevato di malattie cardiovascolari complessive’. Per la tutela della salute pubblica è stato imposto lo ‘stop’. E il ministero della Salute, insieme a Regioni, Asl, carabinieri del Nas e Comando unità Forestali, ambientali ne agroalimentari saranno gli organi preposti ai controlli.

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