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Latina, al via i progetti di educazione alla legalità e difesa dalle insidie sociali

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Con l’obiettivo di diffondere principi di legalità e di convivenza civile, di mettere in guardia dalle insidie del nostro tempo, di consolidare il rapporto di fiducia con i cittadini e favorire la loro partecipazione nell’amministrazione della sicurezza, anche per il corrente anno scolastico la Questura di Latina presenta i suoi progetti di prevenzione primaria, rivolti agli studenti, anziani e fasce vulnerabili della provincia di Latina.

A tal proposito, il team che si dedicherà a questo incarico, provvederà non solo a realizzare incontri e conferenze, ma anche ad analizzare situazioni e fenomeni territoriali, studiandone le soluzioni.

I progetti da avviare con l’avvio del nuovo anno scolastico sono i seguenti:

#LIBERALALEGALITA’
Il progetto #liberalalegalità è rivolto a tutti gli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado della provincia.
Affronta il tema dei problemi esistenziali, delle devianze e della legalità in generale.
L’iniziativa intende raggiungere lo scopo di avvicinare i giovani alle istituzioni, sensibilizzandoli verso la cultura della legalità ed i valori su cui si fonda l’attività della Polizia di Stato.
Il programma, attentamente studiato, affronta le seguenti tematiche:
– Il concetto di empatia e il valore di questo sentimento;
– Il segreto latente e l’individuazione delle figure di riferimento;
– Il rispetto delle regole come principio di convivenza civile e le conseguenze
delle condotte sbagliate ed il coraggio del “NO”;
– Il bullismo, il cyberbullismo, le sue evoluzioni;
– La droga, i suoi effetti, la sua economia e le conseguenze per la comunità;
– La mafia propriamente detta e autoctona;
– Gli eroi del nostro tempo e l’attività della Polizia di Stato.
Durante gli incontri, della durata di 2 ore e mezzo, vengono proiettati e commentati in maniera interattiva filmati e animazioni sugli argomenti citati.

I giovani vengono sollecitati a condividere i problemi ed i turbamenti, anche di natura esistenziale, facendo loro assumere la consapevolezza che c’è qualcuno pronto e in grado di aiutarli a superare le difficoltà, specialmente quando il peso del segreto diventa più insostenibile del problema stesso che lo genera.
Attraverso tecniche di role playing, i giovani vengono chiamati a rappresentare i ruoli dei personaggi che caratterizzano il fenomeno del bullismo e cyberbullismo, in tutte le sue espressioni, con particolare attenzione al ruolo dello spettatore.
Vengono presentate le più comuni regole del buonsenso e il valore della convivenza civile e democratica, che consentono ad ognuno di apprezzare il senso del concetto di libertà, anche quando ciò comporta coraggio ed impopolarità.

A modello sono state scelte le vicende di alcuni personaggi eroici del nostro tempo, come Emanuela Loi, Gennaro Autuori, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Padre Pino Puglisi. Della droga, oltre gli effetti devastanti sull’organismo, vengono illustrate le conseguenze anche sotto il profilo sociale, quale colonna economica delle attività mafiose, nonché l’uso dello spinello per sfatare quell’immaginario collettivo giovanile che la considera una sostanza innocua per la salute, perché definita “droga leggera”.

QUESTO NON E’ AMORE
è finalizzato a sensibilizzare i giovani al rispetto altrui, in particolare nei rapporti di coppia, contro la cultura della violenza di genere e il cosiddetto “femminicidio”.
E’ un’iniziativa rivolta agli studenti delle classi I e II delle scuole secondarie di secondo grado.
Consiste in una serie di incontri della durata di circa 2 ore.
Gli elementi predittivi di tale fenomeno esistono ed è necessario saperli cogliere senza sottovalutarli, intervenendo tempestivamente; in proposito il fenomeno chiede una costante attenzione ed una risposta efficace attraverso specifici interventi di analisi, studio, prevenzione e contrasto.
Il progetto si prefigge l’obiettivo di accrescere la fiducia verso le istituzioni da parte delle donne vittime di violenza, in modo da favorire l’emersione dei reati di discriminazione motivati dal genere.
Il progetto nasce quindi dall’esigenza di contrastare il fenomeno, oltre che sotto il profilo di polizia giudiziaria, anche sotto quello della prevenzione, in una fascia di età particolarmente sensibile alla strutturazione cognitiva del concetto di rapporto di coppia.

Polizia di Stato – Questura di Latina – Avvio progetti di attività di educazione alla legalità e tutela dalle insidie.

Con l’obiettivo di diffondere principi di legalità e di convivenza civile, di mettere in guardia dalle insidie del nostro tempo, di consolidare il rapporto di fiducia con i cittadini e favorire la loro partecipazione nell’amministrazione della sicurezza, anche per il corrente anno scolastico la Questura di Latina presenta i suoi progetti di prevenzione primaria, rivolti agli studenti, anziani e fasce vulnerabili della provincia di Latina.

A tal proposito, il team che si dedicherà a questo incarico, provvederà non solo a realizzare incontri e conferenze, ma anche ad analizzare situazioni e fenomeni territoriali, studiandone le soluzioni.

I progetti da avviare con l’avvio del nuovo anno scolastico sono i seguenti:

  • #LIBERALALEGALITA’

Il progetto #liberalalegalità è rivolto a tutti gli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado della provincia.

Affronta il tema dei problemi esistenziali, delle devianze e della legalità in generale.

L’iniziativa intende raggiungere lo scopo di avvicinare i giovani alle istituzioni, sensibilizzandoli verso la cultura della legalità ed i valori su cui si fonda l’attività della Polizia di Stato.

Il programma, attentamente studiato, affronta le seguenti tematiche:

– Il concetto di empatia e il valore di questo sentimento;

– Il segreto latente e l’individuazione delle figure di riferimento;

– Il rispetto delle regole come principio di convivenza civile e le conseguenze

delle condotte sbagliate ed il coraggio del “NO”;

– Il bullismo, il cyberbullismo, le sue evoluzioni;

– La droga, i suoi effetti, la sua economia e le conseguenze per la comunità;

– La mafia propriamente detta e autoctona;

– Gli eroi del nostro tempo e l’attività della Polizia di Stato.

Durante gli incontri, della durata di 2 ore e mezzo, vengono proiettati e commentati in maniera interattiva filmati e animazioni sugli argomenti citati.

I giovani vengono sollecitati a condividere i problemi ed i turbamenti, anche di natura esistenziale, facendo loro assumere la consapevolezza che c’è qualcuno pronto e in grado di aiutarli a superare le difficoltà, specialmente quando il peso del segreto diventa più insostenibile del problema stesso che lo genera.

Attraverso tecniche di role playing, i giovani vengono chiamati a rappresentare i ruoli dei personaggi che caratterizzano il fenomeno del bullismo e cyberbullismo, in tutte le sue espressioni, con particolare attenzione al ruolo dello spettatore.

Vengono presentate le più comuni regole del buonsenso e il valore della convivenza civile e democratica, che consentono ad ognuno di apprezzare il senso del concetto di libertà, anche quando ciò comporta coraggio ed impopolarità.

A modello sono state scelte le vicende di alcuni personaggi eroici del nostro tempo, come Emanuela Loi, Gennaro Autuori, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Padre Pino Puglisi. Della droga, oltre gli effetti devastanti sull’organismo, vengono illustrate le conseguenze anche sotto il profilo sociale, quale colonna economica delle attività mafiose, nonché l’uso dello spinello per sfatare quell’immaginario collettivo giovanile che la considera una sostanza innocua per la salute, perché definita “droga leggera”.

  • QUESTO NON E’ AMORE

è finalizzato a sensibilizzare i giovani al rispetto altrui, in particolare nei rapporti di coppia, contro la cultura della violenza di genere e il cosiddetto “femminicidio”.

E’ un’iniziativa rivolta agli studenti delle classi I e II delle scuole secondarie di secondo grado.

Consiste in una serie di incontri della durata di circa 2 ore.

Gli elementi predittivi di tale fenomeno esistono ed è necessario saperli cogliere senza sottovalutarli, intervenendo tempestivamente; in proposito il fenomeno chiede una costante attenzione ed una risposta efficace attraverso specifici interventi di analisi, studio, prevenzione e contrasto.

Il progetto si prefigge l’obiettivo di accrescere la fiducia verso le istituzioni da parte delle donne vittime di violenza, in modo da favorire l’emersione dei reati di discriminazione motivati dal genere.

Il progetto nasce quindi dall’esigenza di contrastare il fenomeno, oltre che sotto il profilo di polizia giudiziaria, anche sotto quello della prevenzione, in una fascia di età particolarmente sensibile alla strutturazione cognitiva del concetto di rapporto di coppia.

LatinaLegale

L’iniziativa consiste nella realizzazione di una serie di incontri proposti agli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado e prevede il seguente palinsesto:

Come la mafia entra nella società civile, l’importanza della cittadinanza attiva;

Dal bullismo alla mafia autoctona, affiliazioni giovanili e metamorfosi;

Il ruolo del consumatore di droghe nell’economia della mafia;

Le misure patrimoniali, come utilizzare i beni sequestrati alla mafia per il bene di tutti.

Gli incontri, della durata massima di due ore, sono interattivi e sollecitano i giovani interlocutori ad intervenire nelle tematiche proposte in maniera critica e costruttiva.

L’iniziativa, oltre ad essere di carattere informativo su tematiche attuali e strettamente legate alla realtà territoriale, intende stimolare i giovani al valore della cittadinanza attiva, spesso sottovalutato, quale strumento efficace per il contrasto ai fenomeni criminali; esaltare il valore che può rappresentare l’impegno sociale di ognuno nella costruzione del tessuto sociale in cui vive.

Vengono illustrate le modalità subdole attraverso le quali le mafie penetrano nella società civile e spesso nelle stesse istituzioni, corrompendo le impalcature morali delle geografie e geometrie, costruite in decenni di progressi.

L’approfondimento sul ruolo dell’assuntore di stupefacenti, quale pilastro nell’economia delle mafie, ripercorre le fasi del fenomeno, dalla produzione all’assunzione, con un’analisi realista circa il tributo, in termini di vite umane, di violazione dei diritti umani, di degrado della società, sotto un punto di vista alternativo con una presa di coscienza inedita.

SBULLON@TI

E’ rivolto agli studenti delle classi quinte delle scuole primarie, affronta i temi del bullismo, cyberberbullismo, rispetto del prossimo, violenza di genere. Si svolge con le stesse modalità di #liberalalegalità, ma adattato all’età degli studenti.

3°ETA’

Consistente in incontri informativi con gli anziani per la prevenzione delle truffe, generalmente realizzati presso i centri sociali e le parrocchie.

Le richieste di adesione ai vari progetti potranno essere inviate al seguente indirizzo email gab.quest.lt@pecps.poliziadistato.it.

 

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