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Latina, bastonarono un sessantenne per pochi euro: fermato uno dei responsabili

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La Polizia di Stato – Questura di Latina, nella giornata odierna ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare nr. 1151/18 R.G.N.R. e NR. 1566/18 R. GIP, emessa in data 08.05.2018 dal Giudice per le Indagini Preliminari di Latina Dr.ssa Matilde CAMPOLI nei confronti di MARCU Dragos Daniel, nato in Romania il 29.07.1992, identificato al termine di articolate investigazioni svolte dalla Squadra Mobile quale responsabile della rapina consumata la sera del 30 gennaio 2018 in danno di un anziano, aggredito presso la propria abitazione, dopo essere stato accecato con spray urticante e brutalmente malmenato.

Il MARCU Dragos Daniel è da considerare un soggetto di elevata pericolosità sociale, dedotta dai numerosi precedenti penali a suo carico; egli, peraltro, in ultimo è stato tratto in arresto lo scorso 9 marzo, sempre dalla Squadra Mobile di Latina, per violenze commesse nei confronti della sua ex convivente.

Alle ore 21.00 del 30 gennaio scorso, un uomo ultrasessantenne che vive presso un’abitazione di campagna, ubicata sulla via Litoranea a Latina, usciva di casa per controllare il motivo dell’agitazione dei suoi cani, che abbaiavano furiosamente.

Appena uscito di casa, l’uomo veniva aggredito da ignoti che gli spruzzavano sul viso una sostanza urticante in modo da tramortirlo; immediatamente dopo, la vittima veniva attinta da diversi colpi di bastone sulla schiena e su un fianco, che gli procuravano lesioni importanti, a causa delle quali veniva ricoverato presso il locale ospedale S.M. Goretti.

Dopo l’aggressione, il predetto veniva trascinato all’interno della casa e legato mani e piedi sul pavimento, mentre l’aggressore rovistava all’interno della casa alla ricerca di valori di cui appropriarsi, sottraendo oggetti e denaro per un ammontare piuttosto modesto. Il malvivente, probabilmente con l’aiuto di un complice, si allontanava dal luogo del delitto, facendo perdere le proprie tracce.

Le indagini, immediatamente attivate dagli investigatori della Squadra Mobile, riuscivano ad individuare con grande tempestività le responsabilità del rumeno grazie anche alle comunicazioni che lo stesso aveva effettuato via chat nelle ore successive alla rapina.

Da quelle comunicazioni risultava incontrovertibile che il rumeno aveva necessità di piazzare sul mercato la refurtiva sottratta all’anziana vittima.

Refurtiva che, peraltro, veniva recuperata e restituita al legittimo proprietario. Il Sost. Proc. dott. Giancristofaro, condividendo perfettamente le risultanze investigative, richiedeva e otteneva l’emissione del provvedimento restrittivo al G.I.P. del Tribunale di Latina.

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