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Concorso per diventare insegnante di religione: bando nel 2023, requisiti e come fare domanda

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In arrivo due nuovi bandi di concorso per insegnanti di Religione Cattolica, che probabilmente usciranno nel 2023. Si tratta di un bando ordinario e di un bando straordinario per assumere docenti di Religione nelle scuole. La procedura straordinaria è finalizzata alla stabilizzazione del personale precario. Ecco tutte le informazioni sui concorsi IRC che saranno banditi e sulle assunzioni nella scuola previste.

Il concorso per diventare insegnanti di religione

Come evidenziato dal sindacato Anief, attraverso un recente comunicato, il decreto PNRR 2 convertito in legge ha modificato l’art. 1-bis della legge 20 dicembre 2019, n. 159, che prevede l’apertura di un nuovo concorso IRC ordinario per l’assunzione di personale nel ruolo di docente di Religione Cattolica. Nello specifico, il provvedimento legislativo integra le disposizioni della legge 159/2019, prevedendo anche un concorso straordinario per insegnanti di Religione, finalizzato alla stabilizzazione dei precari.

Le procedure concorsuali sono finalizzate alla copertura dei posti vacanti e disponibili per il triennio scolastico 2022/2023-2024/2025 e per gli anni scolastici successivi, nella quota del 50% dei posti per ciascun concorso, fino all’esaurimento di ciascuna graduatoria di merito. Il bando per insegnanti di Religione Cattolica ordinario, già atteso entro il 31 dicembre 2021, era slittato al 31 dicembre 2022 in base a quanto previsto dal Decreto Milleproroghe, che aveva concesso al Ministero dell’istruzione un altro anno per bandire il concorso. Tuttavia la modifica normativa introdotta dal decreto PNRR 2, con ogni probabilità, farà slittare nuovamente l’uscita del bando.

Come sottolineato da Anief, infatti, è possibile che l’emanazione del bando venga prorogata al 2023. Considerando che i due concorsi per insegnanti di Religione Cattolica, ordinario e straordinario, devono garantire insieme la copertura del 100% dei posti, è probabile che il bando straordinario precederà o seguirà a stretto giro l’uscita di quello ordinario. Si tratta di una iniziativa importante, in quanto l’ultimo bando per l’insegnamento della Religione Cattolica è uscito nel 2004, quindi il nuovi concorsi usciranno dopo circa 18 anni. In attesa dell’uscita dei nuovi bandi di concorso per docenti di Religione Cattolica facciamo chiarezza su come si svolgeranno le procedure concorsuali e sui requisiti di partecipazione.

Il concorso 

Come saranno articolate le procedure concorsuali? I concorsi IRC saranno per titoli ed esami. E’ previsto, nello specifico, l’espletamento di una prova orale didattico-metodologica. Al termine dei concorsi saranno redatte due graduatorie distinte, che andranno a scorrimento nel triennio successivo alla pubblicazione fino all’esaurimento o alla pubblicazione di un nuovo bando di concorso. Per quanto riguarda l’accesso ai ruoli nella scuola di infanzia e primaria e nella scuola secondaria, l’ultimo concorso IRC bandito nel 2004 dava la possibilità agli aspiranti di concorrere per entrambi, avendo due idoneità specifiche.

La scelta andava fatta, poi, al momento dell’immissione in ruolo. In caso di mobilità professionale, i docenti mantenevano il ruolo se avevano vinto entrambi i concorsi, altrimenti lo perdevano. Per sapere se questa regola sarà mantenuta occorre attendere la pubblicazione dei nuovi bandi per insegnare Religione Cattolica nelle scuole.

Modalità per partecipare al concorso 

Chi può partecipare al concorso per insegnanti di Religione? Le procedure concorsuali in arrivo saranno bandite in base all’intesa sottoscritta, il 14 dicembre 2020, dagli allora Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), Cardinale Gualtiero Bassetti. In base a quest’ultima, riporta ancora Anief, possono partecipare ai concorsi IRC i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:

  • baccalaureato e licenza in teologia (con le sue varie specializzazioni);
  • attestato di compimento del corso di teologia in un seminario maggiore;
  • laurea magistrale in scienze religiose;
  • licenza in scienze bibliche o sacra scrittura;
  • licenza in scienze dell’educazione con specializzazione in educazione e religione;
  • laurea magistrale in scienze dell’educazione con specializzazione in pedagogia e didattica della religione e in catechetica e pastorale giovanile;
  • licenza in missiologia.

Tra i requisiti rientra, inoltre, la certificazione dell’idoneità diocesana, una indennità diversa rispetto all’idoneità all’insegnamento, che viene rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di partecipazione. Per quanto riguarda il concorso per i precari dell’insegnamento della Religione Cattolica, oltre a titolo di accesso e idoneità occorre aver svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione. E’ considerato servizio utile come anno scolastico intero quello di almeno 180 giorni oppure quello prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale.

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