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MARE E COSTE: LA REGIONE TENTA IL SALVATAGGIO

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La Regione Lazio tenta di salvare le coste dall’erosione, e per farlo ha stanziato 120 milioni di euro, di cui oltre il 50% dedicato a progetti per la tutela della sicurezza costiera. I progetti per il ripascimento degli arenili del Lazio e le iniziative eco sostenibili per migliorare l’ambiente e l’attrazione turistica sono stati presentati al Big Blu, la fiera dedicata al mare. “Vogliamo garantire una balneazione sicura a tutti i cittadini e questo deve essere raggiunto attraverso interventi per la ricostruzione del litorale e la depurazione delle acque. L’Assessorato all’ambiente deve svolgere un ruolo di traino e non deve limitarsi a porre vincoli e divieti, ma incrementare lo sviluppo economico, anche attraverso la definizione di linee guida che preservino le coste e gli habitat naturali dall’intervento dell’uomo e dalle calamità naturali. La sicurezza del suolo e delle coste deve venire prima di tutto, anche del desiderio imprenditoriale. Da luglio abbiamo accelerato i progetti già in atto, stanziando ulteriori 60 milioni di euro in difesa delle coste e del mare”, ha dichiarato l’assessore Marco Mattei. Il problema più grande è sicuramente quello rappresentato dall’erosione, per risolvere il quale il progetto più importante è rappresentato dall’ubicazione di barriere artificiali integrate con l’ambiente naturale. In pratica, si tratta del posizionamento di scogli frangiflutti, che, arginando la potenza delle correnti, dovrebbero permettere la ricostruzione delle spiagge senza il ricorso agli strumenti usati in passato di riposizionamento della sabbia. Le barriere marine dovrebbero essere posizionate prima dell’estate a partire dal litorale a sud di Roma per scendere poi verso la costa pontina. I lavori dovrebbero terminare prima della stagione estiva per consentire un ripascimento effettivo in 2-3 anni.\n\n”Fin dal primo giorno di governo – ha spiegato la Presidente della Regione, Renata Polverini – abbiamo messo al centro del nostro impegno il mare e le coste; la salvaguardia del territorio e, soprattutto, il sostegno alle industrie nautiche che svolgono un ruolo importante nell’economia del nostro territorio”.\nLa presidente ha ricordato i fondi stanziati per la tutela delle coste: “La Regione ha impegnato 60 milioni di fondi propri e altri 60 del ministero dell’Ambiente per il risanamento delle coste ed il dissesto idrogeologico. Inoltre, siamo impegnati nel ripascimento di molte località dove le mareggiate hanno danneggiato spiagge e stabilimenti”. Quanto alle strutture portuali, Polverini ricorda: “Nei prossimi giorni sottoscriveremo con il ministero delle Infrastrutture il nuovo piano strategico per le infrastrutture del Lazio. Per la prima volta la Regione avrà un progetto serio che riguarda la portualità: stiamo per presentare un progetto organico e soprattutto realistico”.\n\nMa la Regione sta lavorando anche su altri progetti, uno dei quali finanziato dall’Unione Europea per 1 milione e 400 mila euro, che mira alla tutela ittica e dell’eco sistema marino. A parlarne è l’ingegner Giuseppe Tanzi, direttore regionale dell’assessorato all’Ambiente. “E’ necessario intervenire attraverso politiche di prevenzione che vadano a mitigare o addirittura eliminare le situazioni di rischio. Oggi, per la prima volta, si parla di difesa della costa intesa come dissesto gravitativo. Si abbandonano i vecchi schemi per volgere lo sguardo a nuove tipologie di approccio incentrate sulla prevenzione. I progetti messi in atto dall’assessorato guardano al mare in maniera integrata, in un’ottica di sviluppo sostenibile di tutte le problematicità specifiche del mare”. E proprio nell’ottica della prevenzione la Regione Lazio ha presentato un’imbarcazione, battezzata proprio “Regione Lazio”, per svolgere attività di ricerca e monitoraggio dei fondali marini, con particolare attenzione per le zone portuali.

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