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Bonus Gravidanza 2022: requisiti, importi, agevolazioni e come richiederlo

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bonus gravidanza

La gravidanza è uno degli eventi più belli e dolci che ci siano per una donna, ma allo stesso tempo diventare madre comporta molti cambiamenti, responsabilità e anche dispendio di denaro tra visite mediche e prestazioni sanitarie, oltre che tutto l’occorrente per l’arrivo del bebè. A venire incontro alle future mamme però ci pensano diversi bonus, tra cui il “Bonus Gravidanza“. Ma vediamo meglio di cosa si tratta e come richiederlo.

Che cos’è e cosa comprende il Bonus Gravidanza 2022

Il Bonus Gravidanza fino al mese di febbraio 2022 era un contributo pari ad 800€, erogati in un’unica soluzione, rivolto alle future o neo mamme. Questo tipo di incentivo, conosciuto anche come “Premio Nascita” o “Bonus Mamma Domani“, non esiste più. O meglio, dal 1° marzo 2022 è stato convertito nell’Assegno Unico Universale.
Il cambiamento è dovuto alla riorganizzazione, da parte del Governo, delle prestazioni per il sostegno del reddito familiare. L’obiettivo è quello di semplificare la normativa prevedendo un solo strumento di pagamento, ovvero l’Assegno Unico Universale per figli a carico.
Ma alcuni tipi di bonus e agevolazioni per le donne in gravidanza “resistono” e sono ancora in vigore. Ecco quali sono:

Assegno Unico Universale in Gravidanza

L’assegno unico universale per i figli spetta anche alle donne incinte, a partire dall’inizio dell’8° mese di gravidanza. A seconda di quale sarà la data del parto, quindi, alle future mamme spetteranno fino a 3 mensilità dell’Assegno Unico, per il quale però si potrà fare domanda solo dopo la nascita del bebè. Dopo il parto, quindi, con il pagamento della prima mensilità verranno erogate anche le mensilità maturate durante la gravidanza.
Per quanto riguarda l’importo dell’assegno questo sarà calcolato in base all’Isee.

Esenzione dei ticket sanitari in Gravidanza

Un’altra agevolazione rivolta alle donne in gravidanza è quella dell’esenzione dai ticket sanitari. Le future mamme, infatti, non pagano il ticket per prestazioni come:

  • visite periodiche ostetrico-ginecologiche;
  • corsi di accompagnamento alla nascita (corso pre-parto o training parentale);
  • assistenza al puerperio;
  • tutte le prestazioni indicate nei Lea 2017-Sezione B.

In caso di una minaccia di aborto o di comprovati rischi per la mamma e/o per il feto, non si deve pagare il ticket neanche per tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali necessarie per il monitoraggio della gravidanza.

Congedo di Maternità: bonus anche per le donne disoccupate

Per le donne disoccupate, prive di copertura previdenziale obbligatoria e che quindi non avrebbero diritto al congedo di maternità Inps, è presente un altro Bonus. Le future mamme senza lavoro possono richiedere un “Bonus Gravidanza” al comune di residenza. Per richiederlo è necessario:

  • essere disoccupate,
  • avere un Isee inferiore a 17.747,58€ (limite nel 2022).

Le donne con questi requisiti hanno diritto ad un assegno di 354,74€ per 5 mensilità, per un totale di 1.773,65€. L’importo totale viene erogato in un’unica soluzione. Per richiederlo bisogna inoltrare una domanda al proprio comune di residenza entro 6 mesi dopo data parto.

 

 

 
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