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Borghi di Roma: ecco quali devono essere assolutamente visitati

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Castiglione della Pescaia

In un territorio fiorente di borghi storici e pieni di cultura come la Regione Lazio, possiamo considerare Roma come la vera regina di questa tipologia di posti all’interno dell’area regionale. Non solo tracce legate alla storia della Capitale d’Italia, ma anche in esperienze di culture diverse, come quella etrusca che visse la parte nord della nostra Regione a partire dal IX A.C. Ma non solo, anche un viaggio nei sapori delle terre del Lazio.

Non solo piatti caratteristici della tradizione romana, come i saltimbocca alla romana, il carciofo alla Giudia oppure i rigatoni con la Pajata, ma una vera esplorazione del gusto all’interno del territorio di Roma. Ai singoli piatti, si aggiungano i vini, una vera eccellenza di questo territorio. Le vigne sono di fama internazionale, con i marchi più conosciuti che provengono dai Castelli Romani, si veda la Romanella, oppure i vigneti presenti nel quadrante del Laurentino e l’Ardeatino.

I borghi fuori dalle mura di Roma

Il bello dei borghi romani, è la vicinanza alla Città. Un dato che li rende facili da raggiungere, soprattutto se si dispone di un’automobile propria. Raggiungerli non deluderà nessuno, soprattutto poi le persone che lì vanno in cerca di tranquillità, relax e pace. Un tesoro immenso che non si estende solo all’interno del Grande Raccordo Anulare, ma anche in posti della Provincia da considerare come bellezze inestimabili. Un viaggio che garantisce bei panorami, piazze bellissime, vicoli caratteristici e soprattutto la degustazione di prodotti a km 0. 

Le località che noi consigliamo di vedere sono: Civita di Bagnoregio; Castel Gandolfo; Gaeta; Nemi; Greccio; Sperlonga; Anzio; Subiaco; Calcata. Per esempio, Gaeta è uno  dei borghi vicino Roma più belli e caratteristici. La località è nota per le sue spiagge e il suo promontorio con vista mozzafiato sul mare. La visita a Gaeta merita non solo per prendere il sole, visitare un borgo medievale davvero intrigante e suggestivo, ma anche e soprattutto per gustare alcuni dei piatti tipici locali, specialmente quelli di mare, che regalano emozioni difficili da raccontare e che lasciano un segno indelebile nel palato e nel cuore.

Poi c’è Nemi, nei Castelli Romani, cui il nome è associato alle fragole e all’omonima festa che annualmente qui si tiene nel mese di giugno. Un piccolo borgo caratterizzato da stradine e costruzioni diroccate, un belvedere semplicemente meraviglioso e suggestivo, ma anche un centro storico pieno di locali nei quali fermarsi a gustare alcuni dei prodotti tipici locali. Sicuramente l’accoglienza non è un difetto di Nemi dei nemorensi (o nemesi), tanto che il Touring Club ha assegnato a Nemi la Bandiera Arancione, in virtù della cura dei turisti e per l’accoglienza a loro dedicata.

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