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Essere efficienti nelle proprie giornate? 3 consigli utili

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essere efficienti nelle proprie giornate

Quante volte abbiamo espresso il desiderio di avere più tempo a disposizione? O abbiamo pensato che 24 ore in una giornata siano troppo poche?

Se il nostro livello di ottimizzazione del tempo fosse scarso, però, non ci basterebbero nemmeno 48 ore. L’efficienza è dunque un requisito fondamentale per guadagnare tempo prezioso da poter dedicare ad attività che reputiamo più importanti.

Individuiamo il nostro momento migliore

Ciascuno di noi ha un momento della giornata in cui è più produttivo, in cui si sente più energico e desideroso di fare.

Dunque, il primo consiglio è quello di circoscrivere delle ore in cui la concentrazione è al top. Per alcuni di noi, le prime ore del mattino sono le migliori, ad esempio, da dedicare alla corsa, alla meditazione e, più in generale, alla cura di corpo e mente, acquisendo una concentrazione e un’energia da incanalare nelle successive ore.

Altri, al contrario, non sono per niente mattutini e riconoscono che la concentrazione e la produttività sono migliori dopo il tramonto o, addirittura, durante la notte.

A ciascuno il suo, dunque, basta capirlo e saperlo sfruttare. Così la programmazione della giornata, meglio se fatta il giorno precedente, sarà coerente con le nostre propensioni.

Ciascuno di noi dovrà trovare il metodo ideale per la propria “giornata tipo” e, se si hanno difficoltà, può imparare consultando dei libri o seguendo dei corsi mirati, come quelli di EfficaceMente, tramite i quali apprendere nozioni nuove e capire l’importanza di altre, spesso non considerate rilevanti.

Stop alle distrazioni esterne

Viviamo in un mondo frenetico e stressante che pullula di input esterni, provenienti soprattutto dalla tecnologia che portiamo sempre in giro con noi.

Se ci stiamo dedicando a un’attività e siamo concentrati, dobbiamo avere il coraggio di spegnere lo smartphone o il pc o di lasciarlo altrove, per il tempo che riteniamo utile allo svolgimento di un’attività, onde evitare che un universo fatto di notifiche push, messaggi vocali e altri suoni ci distraggano, interrompendo per più volte la nostra concentrazione.

Le nostre attività sono infatti segmentate e riprese a singhiozzi, a causa di input spesso poco importanti che nascondono sempre lo spettro della procrastinazione.

Un buon modo per ottimizzare la giornata è quello di canalizzare queste distrazioni, lasciandole ai momenti della giornata in cui siamo fermi ad aspettare: risponderemo a tutti i messaggi mentre siamo in fila alle Poste e controlleremo i nostri social mentre attendiamo alla fermata del bus.

Impariamo a usare il “no”

Quando cerchiamo di conciliare tutto non ci riusciamo mai. Sono troppe le cose che vogliamo fare, ma non ammettiamo mai che non possiamo farle tutte in una giornata.

Dunque, è importante imparare a operare delle scelte, anche se possono sembrare infelici. Imparare quindi a dire di “no”. A cosa? A tutto ciò di cui non si ha voglia, ma che ci si sente in obbligo di fare, spesso per compiacere qualcun altro. “No” a persone che si sa già che saranno un fastidio. E infine, “no” a tutto ciò che si reputa non necessario.

Ottimizzare la giornata significa anche saper dire “no” a tutto ciò che ci fa perdere tempo prezioso, che in realtà potremmo dedicare ad altro.

 
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