Già dal 2018 il mercato degli integratori alimentari era in crescita, con una stima di utilizzo del 65% della popolazione adulta.
Oggi, successivamente alla pandemia di Covid-19, l’attenzione al benessere è cresciuta ulteriormente e sempre più persone acquistano prodotti per aumentare le difese immunitarie e preservare la salute e l’equilibrio dell’organismo.
Produrre e vendere integratori alimentari può essere una buona idea imprenditoriale, ma la concorrenza è molto alta ed è quindi necessario capire come posizionarsi efficacemente nel mercato online.
La vendita di integratori alimentari è davvero un business profittevole? Per rispondere a questa domanda dobbiamo affidarci ad alcuni dati, che ci aiutano a meglio comprendere l’andamento del settore e le prospettive future di crescita.
Business degli integratori: i dati dell’ultimo anno
Il mercato degli integratori alimentari ha continuato a crescere, seguendo il trend positivo degli anni prima della pandemia.
Nel 2022, il comparto ha registrato un + 5% rispetto all’anno precedente, anno in cui il giro d’affari complessivoè stato di quasi 4 miliardi di euro, con il nostro Paese in vetta come leader di settore in Europa.
In Italia, infatti, secondo le stime di uno studio del Censis, circa 32 milioni di persone utilizzano integratori alimentare e il 60% sono donne, con una spesa a testa di circa 63,6 euro.
Questi numeri collocano gli italiani come primi in Europa per acquisto e consumo di integratori. La fascia d’età 35/64 anni è quella che li utilizza con maggior frequenza, subito seguita da quella 18/34 anni.
L’incertezza e la paura per il futuro sono tra le motivazioni che hanno spinto gli italiani ad acquistare più integratori.
Tra i prodotti più richiesti ci sono quelli per abbassare lo stress, combattere stati ansiosi, disturbi del sonno, depressione, ma anche quelli destinati al rafforzamento del sistema immunitario.
Gli integratori più venduti nel 2022 sono stati quelli a base di vitamina D, ferro, zinco e Omega 3, oltre ai prodotti destinati al dimagrimento.
Questi dati fanno facilmente intuire come il settore sia in una fase positiva che proseguirà anche nel prossimo futuro.
Cosa ti serve per commercializzare integratori: le pratiche burocratiche
Se vuoi avviare la tua attività di vendita di integratori dovrai fare dei passaggi preliminari che riguardano il disbrigo di alcune pratiche burocratiche.
Ti consigliamo di rivolgerti a un commercialista esperto per farti guidare in tutto l’iter necessario per aprire correttamente il negozio.
Avrai sicuramente bisogno della partita IVA, dell’iscrizione alla Camera di Commercio e di comunicare la SCIA di inizio attività al comune di riferimento, anche se la lavorerai solo con la vendita online.
Inoltre, poter avere il nullaosta per la vendita, dovrai prima ottenere quello dell’HACCP, l’attestato che dichiara di aver seguito il corso e acquisito nozioni e competenze per la conversazione e la vendita di prodotti alimentari.
Sono davvero molti gli adempimenti legati alla commercializzazione degli integratori, per cui, prima di portare online la tua attività, accertati di aver fatto tutto correttamente, affidati a un professionista.
Per quanto riguarda la produzione degli integratori, è necessario avere competenze elevatissime e a budget molto alti da investire, per questa ragione la migliore soluzione è quella di affidarsi ad aziende terze specializzate.
Quali integratori venderai? Scegli la tua clientela
Ancor prima però è importante avere le idee chiare sui tipi di integratori che si venderanno nel negozio online.
Sostanzialmente sono tre le tipologie principali: integratori sportivi, nutraceutici e fitoterapici.
Integratori sportivi
Gli integratori sportivi rappresentano un’ampia gamma di prodotti sintetici o estrattivi, utili ad assumere macro e micro nutrienti o sostanze bioattive.
Sono utilizzati dalle persone che hanno come obiettivo l’aumento della massa muscolare, ma ne esistono per ogni finalità e la scelta dipende dal tipo di attività sportiva praticata.
Integratori nutraceutici
I prodotti nutraceutici sono integratori alimentari che vengono utilizzati in associazione agli alimenti funzionali, hanno un effetto nutritivo e contengono sostanze addizionate che influiscono sui processi fisiologici del corpo.
La loro funzione è quella di prevenire malattie e migliorare lo stato di salute dell’organismo. Contengono sostanze derivate da piante, alimenti e agenti microbici e possono essere introdotti nella dieta sotto forma di integratori in compresse o capsule.
Prodotti fitoterapici
I fitoterapici derivano da erbe curative, piante, licheni, funghi e ,sono utilizzati in medicina, per produrre farmaci che sfruttano le loro proprietà terapeutiche.
Sono prodotti approvati dall’Agenzia italiana del farmaco, che ne certifica qualità, sicurezza ed efficacia nel trattare e guarire alcune patologie.
Sono considerati dei farmaci a tutti gli effetti , alcuni necessitano di prescrizione medica, altri possono essere venduti come medicinali da banco. Sono disponibili sotto forma di capsule o compresse.
Stabilito quali sono gli integratori che vorrai vendere nel tuo negozio online, avrai due strade: provvedere direttamente alla fornitura dei prodotti dei marchi migliori, oppure, affidarti a un’azienda specializzata in produzione per conto terzi di integratori, che possa diventare il tuo punto di approvvigionamento.
Ma devi fare attenzione ed essere sicuro di affidarti ad aziende terze autorizzate tipo Biosalts srl, realtà capitolina autorizzata dal Ministero della Salute alla produzione conto terzi che offre un servizio “full-service”, consentendo al cliente di ordinare la produzione personalizzata dei prodotti.
L’azienda si occupa di tutto: produzione in piccoli e grandi lotti, realizzazione di formule personalizzate, grafica dell’etichetta e iter burocratico in rispetto della normativa riguardante l’emissione sul mercato di un nuovo integratore.
Se vuoi produrre e commercializzare integratori online e differenziarti sul mercato, è senza dubbio la migliore soluzione.
Uno sguardo ai costi
Se decidi di organizzare il tuo business solo online, i costi saranno inferiori perché non dovrai considerare l’affitto o l’acquisto del locale, le spese di utenze e del personale e tutti gli altri costi legati alla vendita svolta all’interno di un negozio fisico.
Tuttavia, dovrai comunque considerarne altri che riguardano la creazione di un e-commerce professionale, i costi per le spedizioni e il budget da destinare alle strategie di marketing che serviranno ad acquisire clienti e a posizionarti sui motori di ricerca. Inoltre, una parte della spesa sarà destinata anche a campagne ADV sui social network e altre piattaforme.
Ci sono poi i costi per l’avvio dell’attività e quelli di approvvigionamento dei prodotti, in base al budget che hai a diposizione potrai decidere l’entità del tuo business e iniziare a vendere online.
Puoi partire anche con un investimento più contenuto e aumentare il budget in proporzione alla crescita delle vendite.
La Normativa sugli Integratori Alimentari
È importante anche conoscere la normativa sugli integratori alimentari prima di iniziare a venderli online per evitare di commettere degli illeciti.
Come prima cosa devi conoscere la definizione che il Decreto Legislativo 169 del 21 maggio 2004 da degli integratori, definendoli dei prodotti alimentari da destinare all’integrazione della comune dieta, con concentrazione di sostanza nutritive tra cui vitamine e minerali e altre sostanze con effetto nutritivo e/o fisiologico.
L’etichettatura degli integratori viene regolamentata dal Decreto Legislativo del 1992 in applicazione delle direttive comunitarie 89/395-396/CEE, che stabilisce che l’etichetta riporti la dicitura “integratore alimentare”.
Inoltre, non devono in alcun modo far credere al consumatore di trovarsi davanti a formule curative o terapeutiche. Sono d’obbligo anche le frasi “Non sostitutivo della dieta” e “Tenere fuori dalla portata dei bambini”.
L’art. 10 del decreto legislativo 169/2004 stabilisce anche che l’immissione sul mercato per la vendita di un integratore alimentare è sottoposta alla notifica del Ministero della Sanità.
Per cui ogni nuovo prodotto dovrà essere approvato e inserito in un registro che, periodicamente, il Ministero, provvederà ad aggiornare.
Come pubblicizzare gli integratori alimentari
Per quanto riguarda la pubblicità degli integratori, sempre il decreto legge 169/2004 stabilisce che non è possibile sponsorizzare un prodotto esaltandone gli effetti.
Ad esempio, un integratore realizzato per favorire la perdita di peso deve essere pubblicizzato come un prodotto da integrare a una dieta sana ed equilibrata e alla pratica di attività sportive.
Una pubblicità deve informare il consumatore e metterlo a conoscenza di quelli che sono i benefici e gli eventuali effetti indesiderati.
Anche la formulazione a base vegetale deve seguire questa norma, pertanto la promozione dell’integratore dovrà focalizzarsi sulla sua azione come supporto a delle finalità specifiche e non presentarsi come soluzione di tipo medico, farmacologico o curativo.
Quindi, quando, se si realizza una campagna di marketing online per pubblicizzare questo tipo di prodotti, bisognerà sempre tener conto di tutta la normativa vigente in materia.
È importante che al consumatore arrivi il messaggio che l’integratore non è un prodotto che risolve definitivamente il problema o che agisce come farmaco, ma che assumendolo, e adottandolo insieme a uno stile di vita sano e una dieta equilibrata, favorisce l’ottenimento di determinati risultati.
La promozione del benessere e della salute attraverso le buone abitudini deve essere l’elemento focale di ogni pubblicità degli integratori alimentari.
Se vuoi avviare la tua attività di produzione e vendita di integratori, ti consigliamo di approfondire tutti i punti che abbiamo trattato in questo articolo, e di farti supportare da figure professionali in ogni fase di progettazione e sviluppo dei prodotti, fino lancio definitivo della commercializzazione online degli integratori.