Strumento di pubblicità ma anche di semplificazione. La gamification è tutto questo ed è uno dei massimi esempi di come la tecnologia digitale possa rendere più semplice e accessibile un’esperienza, un’operazione, un’attività.
Si tratta di un termine che va a indicare tutti quei processi non ludici ma ridotti alla dimensione di un videogame. Per fare qualche esempio possiamo parlare innanzitutto di marketing e di advertising. In un mercato che è sempre più pieno e sempre più competitivo, trovare strategie alternative è diventato l’obiettivo primario.
Ecco allora che i meccanismi di gioco possono aiutare a fidelizzare i clienti, raggiungere nuovi target oppure aumentare coinvolgimento e vendite, con esperienze sempre più dinamiche e personalizzate. Lo sanno bene nel comparto del gioco pubblico e legale, dove da anni hanno messo in campo il sistema dei bonus. Si tratta di piccoli premi o agevolazioni che invogliano il cliente a rimanere sul sito, a testare un gioco, a fare una registrazione.
Ma processi di gamification apportati al mondo del marketing sono anche quelli che arrivano dal settore della moda, con Valentino, che nel 2020 aveva inaugurato una collaborazione con la Nintendo per inserire dei capi in Animal Crossing, oppure con Gucci che aveva creato delle app di giochi arcade per promuovere lo stile del brand.
Ma la gamification viene utilizzata anche nei processi decisionali delle grandi aziende, per migliorare il rendimento dei propri dipendenti oppure per capire come e chi assumere. “Ci occupiamo di gamification e di processi basati sul gioco per apportarli al mondo dell’azienda – ha spiegato a margine del Training and Recruiting Day Elena Gaiffi, Co-founder sales di Laborplay, ai microfoni di AdnKronos – come poter fare a supportarli, a renderli più coinvolgenti e funzionali, all’organizzazione. La gamification ci può aiutare la valutazione delle risorse già attive e quelle in ingresso e a seguire in sostanza i professionisti all’interno di tutto il percorso di vita nell’azienda. Ovviamente la gamification va usata con oculatezza, va introdotta tenendo conto dei reali bisogni e delle reali leve motivazionali delle persone che lavorano. La gamification deve pensare inoltre agli obiettivi che vogliamo raggiungere e deve essere facile da implementare. Deve essere un’introduzione calma”.
Un’introduzione graduale nel mondo del lavoro che è già iniziata da alcuni anni e che mira a rivoluzionare il mercato occupazionale. Senza perdere le caratteristiche tipiche del gioco, ma apportato al lavoro.