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Perché mettiamo i puntini sulle “I”? La motivazione è antichissima

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mettere i puntini sulle i

Quando diciamo: ‘Mettere i punti sulle i’ intendiamo fare una precisazione, una puntualizzazione. In genere colui che mette i puntini sulle i è considerato non solo una persona estremamente scrupolosa, ma anche un po’ rompiscatole. A parte questo significato che nel tempo ha assunto ‘mettere i puntini sulle i’, da cosa nasce l’uso del puntino sovrascritto sulla lettera i?

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Mettere i puntini sulle i, motivazione antichissima – ilcorrieredellacitta.com

Ebbene inizialmente la ‘i’ veniva scritta senza il puntino, ma questo comportava spesso confusione, errori e anche incomprensioni. Capitava spesso che venisse scambiata con la ‘u’, ma anche con la ‘n’ e con la ‘m’. Il caos che si creava sembrava insormontabile. Testi e manoscritti divenivano incomprensibili. Un vero guaio.

La decisione arriva per evitare di creare confusione

Nel XIV secolo, allora, ci fu l’introduzione del puntino sulla ‘i’. Un segno distintivo che inizialmente sembrava un accento, ma che con il tempo ha assunto le sembianze di un puntino. Una decisione provvidenziale che ha evitato che la vocale si confondesse con altre lettere o che andasse a mescolarsi con quanto era scritto prima o dopo.

Scrivendo in corsivo si confondeva con altre vocali e consonanti

Un escamotage che col tempo si è rilevato prezioso per evitare di incorrere in testi confusi e poco chiari che potevano dare adito a fraintendimenti e anche a incomprensioni. Per quanto l’uso della scrittura in corsivo è sempre meno utilizzata a causa dell’utilizzo di pc, tablet, smartphone, quando utilizziamo la penna e scriviamo in minuscolo, sia che si tratti di corsivo sia che si tratti di stampatello, la ‘i’ vuole il puntino.

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Mettere i punti sulle i – ilcorrieredellacitta.com

Da escamotage a regola filologica

Volendo essere ancora più precisi dobbiamo sottolineare che questa usanza nasce dall’alfabeto di origine latina che voleva evitare fraintendimenti e per rendere più leggibili i manoscritti. Ma se inizialmente era solo il mezzo per evitare inutili confusioni a partire dal XV secolo entrò in uso la necessità di sovrascrivere il punto sulla i. Una regola di scrittura che non poteva essere derogata, anzi in assenza del puntino veniva considerata errore sia che la lettera i facesse parte di una parola, sia che fosse usata da sola.

Non mettere il puntino ora costituisce un errore

Oggi non è possibile modificare questa regola filologica, se non rischiando di incorrere in errore. E se da una parte abbiamo l’obbligo di ottemperare apponendo il famoso puntino sulla i, questo non significa che dobbiamo per forza avere a che fare con coloro che sono soliti ‘mettere i puntini sulle i’, con persone pedanti ed eccessivamente scrupolose che, invece, possiamo tranquillamente escludere dalle nostre vite.

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