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Revisione Condizionatore

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I condizionatori sono degli elettrodomestici di riscaldamento che si usano prettamente in estate per raffrescare l’aria che diventa rovente. Solo in questo periodo andiamo poi a pensare al benessere del condizionatore ed è un male perché esso potrebbe avere già delle usure che impediscono un corretto uso.

Anzi la cosa da non fare mai è quella di accendere questo elettrodomestico senza pensare a pulirlo o a controllare la sua funzionalità. Il rendimento termico potrebbe non essere adeguato e avere un alto consumo di energia elettrica perché comunque ci sono dei problemi che vanno ad interessare un intasamento del filtro oppure una carenza di gas e liquido refrigerante.

Se poi esso non viene usato dall’estate scorsa o da qualche anno, accenderlo porta ad avere una grande quantità di polveri interne oppure di presenza di batteri che danneggiano e irritano immediatamente le vie respiratorie. Il naso inizia a prudere e si ha la sensazione di vertigini oppure di nausea.

A cosa serve una revisione per un condizionatore?

Un intervento che è molto utile e che deve essere fatto prima dell’estate o con obbligo di legge, è la revisione. Questo obbliga il tecnico a fare un controllo totale. Si passa da un’analisi del rendimento termico, cioè di quanto tempo impiega il condizionatore ad arrivare a temperatura impostata, quale sia la temperatura massima che raggiunge e l’energia usata.

Si tratta di un’analisi che effettivamente è tra le migliori perché fa capire se c’è anche una declassazione energetica che deve spingere il consumatore ad un altro acquisto. Dunque la revisione riassume tutte le pulizie e lavori che permettono di avere un elettrodomestico di riscaldamento valido.

Quando si consiglia tale intervento

La Revisione Condizionatore è obbligatoria per legge, ma non ci sono mai dei controlli da parte delle autorità. Se chiedete delle informazioni a dei tecnici, essi vi diranno che comunque, sempre per legge, si deve fare una revisione sui condizionatori dopo 4 anni e una seconda sempre a distanza di altri 4 anni. Dopo però è preferibile farla ogni 2 anni, come una caldaia.

Questo perché si deve considerare quale sia l’aumento del consumo elettrico che sicuramente andrà ad aumentare. Un condizionatore che consuma tanta energia per mantenere la stabilità termica, vuol dire che consuma tanto. Per esempio i modelli che non hanno mai fatto questo intervento, ed hanno 8 anni, sono in grado di consumare in una sola ora come un televisore, congelatore, aspirapolvere, lavatrice e un pc fisso, collegati per almeno 9 ore, senza mai staccarli.

Una bella spesa che si riflette poi sulla bolletta elettrica. Considerando che, ora come ora, c’è il rischio di avere un rincaro che poi è una stangata sulle finanze delle famiglie.

Inoltre considerate che almeno una volta all’anno, in base a quale sia il lavoro e l’uso che fate del condizionatore, si è costretti a fare una ricarica di gas o liquido refrigerante.

A questo punto perché non fare un unico intervento di revisione e ricarica almeno una volta ogni 2 anni. A beneficiarne sarà il condizionatore, che riduce l’invecchiamento, e poi la bolletta elettrica.

 
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