Il bosco di Foglino, a Nettuno è un lembo di verde che appartiene al più vasto territorio dell’ Antica selva del Circeo e di Terracina che in passato si estendeva fino a Napoli, camminando poco distante dal mare. Questo meraviglioso polmone verde era caratterizzata da una grandissima varietà di specie animali nei loro Habitat. Insomma, un’importantissima risorsa da tutelare per il nostro territorio. Ma qui siamo abituati a vedere sempre più spesso soprusi verso l’ambiente e le creature che lo popolano. Lo scorso ottobre 2015 aveva avuto luogo l’opera di bonifica della strada che taglia a metà il bosco, ad opera di alcune associazioni di volontari del territorio. I sentieri e le vie circostanti l’area verde erano infatti diventate una discarica a cielo aperto, e la zona, sotto il controllo dell’Università Agraria era tornata a splendere grazie al contributo dei cittadini. Ma ora qualcuno con poco senso civico ha gettato una catasta di ondulato in Eternit sul ciglio di Via delle Grugnole, a ridosso del bosco. Il materiale edile molto impiegato nella coimbentazione delle tubature è stato scaricato nei giorni scorsi subito dopo che alcuni residenti delle abitazioni limitrofe avevano bloccato e segnalato un uomo che scaricava da un furgone vicino al bosco dei rifiuti ingombranti, nonché pericolosi. Verrebbe da citare Thoreau, quando nella prima metà del 1800 scriveva “Grazie a Dio gli uomini non possono volare, e distruggere il cielo, così come hanno fatto con la terra!”
Samantha Morano
