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Nettuno, l’appello: «Il Ministero dell’Interno lascia la scuola di Polizia nel degrado»

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L’Istituto per Ispettori di Nettuno è una delle strutture più importanti della Polizia di Stato. Al suo interno si trovano: il Centro Formazione Tutela nell’Ordine Pubblico, il Centro Nazionale Specializzazione nel Tiro ed il Centro Allevamento Addestramento Cani della Polizia, oggi ridimensionato a Squadra Cinofili. Sembrerebbe che la struttura sia stata dimenticata dal superiore Ministero. Ne parliamo con Elvio Vulcano, portavoce del sindacato di Polizia LeS (Libertà e Sicurezza).

Sappiamo che lei conosce bene questa struttura, può dirci le reali condizioni?

Certamente. E’ una struttura che solo potenzialmente potrebbe ospitare oltre mille corsisti, una vera cittadella all’interno del comune di Nettuno, dove insistono spazi formativi, spazi di aggregazione con prevalenza delle strutture sportive. Va poi considerato che è sede anche delle Fiamme Oro, con lo storico settore del Taekwondo nonché sezione giovanile del pugilato, sezione che è stata aperta di recente. Ancora si annoverano fra le strutture presenti una piscina, tre campi di calcetto, due campi da tennis, una palestra con annessa sala pesi. Di tutte le strutture sportive elencate funziona tristemente solo la palestra!

Ma nel lontano 2017 non era venuto anche il Capo della Polizia dr. Franco Gabrielli ad inaugurare la piscina dopo la ristrutturazione?

Il nostro Capo viene spesso a far visita all’Istituto, essendo una delle strutture formative più importanti della Polizia e per questo ci chiediamo, ma soprattutto a chiederselo sono i frequentatori, come mai la bellissima piscina non è mai entrata in funzione dopo il rifacimento e come mai i campi da calcetto, calciotto e da tennis non sono allo stato praticabili. La situazione è ancor più grave per le strutture alloggiative che sono in completo stato di decadimento con perdite dai bagni che impregnano i controsoffitti degli alloggi e degli uffici sottostanti.

Sappiamo che per la scuola è previsto un finanziamento?

Si! Infatti, l’Istituto va avanti nella speranza di ricevere questi annosi fondi, necessari per una ristrutturazione sempre più impegnativa. Sappiamo tutti che quando non si interviene subito, i danni possono aggravarsi esponenzialmente.  Il Prefetto Gabrielli  ha tanto elogiato il Ministro Luciana Lamorgese durante il suo insediamento, come persona che conosce bene la macchina amministrativa. Ritengo giusto, adesso, poterci appellare ad entrambi nella speranza che sblocchino i fondi già previsti. Gli istituti di formazione sono il primo impatto per chi ha deciso d’intraprendere questa professione e sarà un ricordo sempre presente per tutta la carriera. Noi vorremmo fosse un bel ricordo». 

 

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