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Litorale romano, ennesima tartaruga trovata morta: “Nel 2050 più rifiuti che pesci in acqua”

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Tragedia ambientale lungo la spiaggia di Marina di Ardea dove, nel primo pomeriggio di oggi, una tartaruga Caretta caretta è stata trovata senza vita. Dalle prime ricostruzioni sembra che l’animale sia morto a causa di una ferita provocata da un’elica. A quanto fa sapere la TartaLazio sono circa una cinquantina le tartarughe Caretta caretta rinvenute spiaggiate sulla costa romana dall’inizio dell’anno. 

“Si stima che nel 2050 vi saranno più rifiuti che pesci in acqua e le tartarughe sono fra gli esemplari a rischio, – hanno commentato Piergiorgio Benvenuti e Cinzia Caruso – sempre più frequentemente ingoiano la plastica scambiandola per meduse per sbaglio o per altre gustose prede. Ed oltre la plastica vi è un altro pericolo per la vita delle tartarughe, ami e reti abbandonate che causano il decesso”.  

Oltre 130mila le tartarughe spiaggiate ogni anno

Il Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e la responsabile del Dipartimento Tutela e Difesa degli Animali dell’Associazione hanno poi ricordato che: “Ogni anno nel Mediterraneo sono oltre 130mila le tartarughe marine Caretta caretta che rimangono vittime di catture accidentali da parte dei pescatori con oltre 40mila casi di decesso”. 

E’ necessario sensibilizzare  chiunque a non lasciare rifiuti ed oggetti di plastica in mare o sulle spiagge –concludono Benvenuti e Caruso – sensibilizzare a tal riguardo anche i pescatori ad evitare di abbandonare reti, ami e funi in mare, procedere con una maggiore pulizia meccanica degli arenili, ed effettuare progetti di posizionamento di luci artificiali dei lungomare che non arrechino inquinamento luminoso  e che possa disorientare pesci ed anche le tartarughe.

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