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Anzio Biogas ad personam. Bloccata la Green Future, una della due centrali vicini la scuola

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Anzio, parere negativo della Regione per il rilascio della Valutazione di impatto ambientale della Biogas “Green Future 2015”, in via Amedeo Nazzari a Padiglione. Il motivo é che l’impianto si trova a 300 metri, dalla scuola primaria “Spalviera” di via Almicare Cipriani, violando di fatto la distanza di sicurezza prevista del Piano regionale rifiuti, per quanto attiene alla localizzazione. La presenza della scuola non era stata rilevata nella relazione del richiedente, ma è stata bensì rilevata dalle osservazioni dei cittadini. L’altra impianto biogas “Biowaste” in via della Spadellata, si trova in un area Sic, ad una distanza di circa 236 metri dalla scuola, ma contrariamente a Green Future è ormai giunto al taglio del nastro. Le biogas ad Personam.

Il comunicato di Uniti per l’Ambiente in merito: 

“La Regione dice No alla Biogas Padiglioni”

Rotto il triangolo della vergogna 

Era la motivazione  che ha fatto mobilitare le associazioni e fatto nascere Comitati: il progetto per produzione di Biogas in via Amedeo Nazzari a Padiglioni. E’ una vittoria di chi ci ha creduto fino in fondo. Ci viene comunicato, dalla Direzione Valutazione di Impatto Ambientale, che La Regione Lazio dice NO all’impianto proposto dalla Green Future in via Amedeo Nazzari ed avrebbe detto no anche a quello di via della Spadellata se l’Assessore, che andò a rappresentare il Comune di Anzio ed il suo dirigente, avessero dato il loro motivato  parere negativo. La Regione ha detto no per le motivazioni che continuiamo ad urlare al vento: l’impianto di Via Amedeo Nazzari non rispetta  le distanze minime di sicurezza da obiettivi sensibili, previste a 500 metri. L’impianto  di via della Spadellata è nelle stesse condizioni e forse qualche metro piu vicino a quegli obiettivi sensibili: ed è in corso di realizzazione. Qualcuno ne deve rispondere. La ragione resta lapalissiana: non ci fu opposizione in Conferenza dei Servizi, non c’era la folla di cittadini che Uniti Per l’Ambiente portò in Regione per far valere i diritti degli abitanti, non c’è stata la pressione esercitata sulla Green Future che facemmo in occasione dell’incontro con la delegazione della ditta proponente. Crediamo che questo progetto debba essere considerato ormai senza futuro, almeno nella zona in cui fu proposto. La Regione aveva anche dato parere globale negativo per l’impianto proposto dalla Ditta Eco-transport per le stesse motivazioni. Ora tocca al Sindaco di Anzio portare in Regione Lazio l’esito delle verifiche del Dossier Libralato e chiedere la riapertura della Conferenza dei Servizi  del progetto di via della Spadellata. Se quel progetto era pericoloso per la gente e se è stato ubicato in un posizione inaccettabile, esso resta pericoloso ed inaccettabile e deve essere fermato.”

Uniti Per l’Ambiente

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