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Anzio, botte alla ex e sassi contro l’ambulanza: arrestato 53enne

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Polizia Ambulanza

Aggredita e picchiata dall’ex, una 51enne viveva ormai un incubo a causa dei maltrattamenti dell’ex compagno un 53enne italiano, fino a quando è stato arrestato.

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Botte alla ex e sassi contro l’ambulanza (ilcorrieredellacitta.com)

È stato necessario l’intervento degli agenti della Polizia di Stato del commissariato Anzio-Nettuno per fermare la violenza del 53enne che stava facendo vivere l’ex compagna nel terrore, a causa delle ripetute aggressioni. La 51enne italiana era, infatti, stata più volte aggredita e picchiata dall’uomo, e pur avendo fatto diversi accessi in ospedale per essere curata, non aveva mai denunciato le violenze subite per paura di ritorsioni.

L’aggressione nel pressi della stazione ferroviaria di Lanuvio

Il 14 gennaio scorso, gli agenti del commissariato di zona sono intervenuti in un bar nei pressi della stazione ferroviaria di Lavinio, dove la donna era stata malmenata. Appena giunti sul posto i poliziotti si sono imbattuti in un uomo che stava lanciando grosse pietre contro un’ambulanza dove all’interno vi era la donna, visibilmente impaurita con ferite in varie parti del corpo.A questo punto l’uomo è stato immediatamente bloccato ed arrestato. Successivamente, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’operato dei poliziotti e per l’uomo è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

Arrestato anche un 50enne per maltrattamenti in famiglia

Inoltre, nel pomeriggio dello scorso 17 gennaio, nel comune di Nettuno, sempre gli agenti del Commissariato Anzio – Nettuno hanno tratto in arresto un 50enne nettunese, in esecuzione di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri – Ufficio Esecuzioni Penali. Quest’ultimo dovrà espiare la pena di 4 anni di reclusione per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, commessi nel 2019, a Nettuno. Sulla base del provvedimento restrittivo l’uomo è stato associato presso la casa circondariale di Velletri.

Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

 

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