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Anzio e Pomezia: botta e risposta al veleno tra i Sindaci sulla conferenza della sanità

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Convocazione Conferenza della Sanità, continuano a non mandarsele a dire i Sindaci di Anzio e Pomezia.

Il caso era stato sollevato proprio dal primo cittadino anziate che aveva accusato il collega di non averlo invitato al tavolo con la Asl Roma 6; secca è stata però la risposta di Adriano Zuccalà, veicolata anche attraverso la pagina Facebook personale del Sindaco: “In merito alla questione sollevata da Lei, riguardante la mancata convocazione alla Conferenza Locale per la Sanità per il Comune di Anzio, vorrei precisare che la convocazione è stata regolarmente inviata all’indirizzo mail: sindaco@comune.anzio.roma.it, fornito dalla Segreteria ASL Roma 6, il 19 ottobre alle ore 13.44, con numero di protocollo 105743. Aggiungo che questo indirizzo di posta elettronica è presente sulla carta intestata del Comune di Anzio e sul sito istituzionale. Mi dispiace Collega Sindaco, ma non è cercando errori di convocazione che potrà giustificare la sua assenza alla conferenza”.

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Come era lecito aspettarsi non è tardata ad arrivare la contro-replica di De Angelis: “La convocazione ad una conferenza di tale importanza viene inviata via Pec e si verifica la presenza dell’Ente invitato. Se poi, incomprensibilmente, nel 2018, si utilizza ancora un semplice indirizzo di posta elettronica, quanto meno è opportuno impostare un avviso di lettura nella convocazione che, al Comune di Anzio, non è mai pervenuta. Nei rapporti istituzionali le comunicazioni ufficiali, ancor più le convocazioni, è doveroso inviarle alla pec del protocollo dell’Ente ed alla pec del destinatario”. 

Queste dunque le parole del Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, in riferimento alla Conferenza Locale per la Sanità che si è tenuta, lo scorso 30 ottobre, al Comune di Pomezia. “Ho richiesto formalmente il verbale della seduta – conclude il Sindaco De Angelis – che, qualora non sarà in linea con le esigenze sanitarie del nostro territorio, mi riservo la possibilità di invalidare”.

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