Home » Anzio » Anzio: emergenza rifiuti, la proposta del Comitato per Lavinio

Anzio: emergenza rifiuti, la proposta del Comitato per Lavinio

Pubblicato il

Sulla questione rifiuti ad Anzio interviene anche il Comitato per Lavinio, che ieri ha inoltrato all’Amministrazione comunale una proposta di collaborazione a costo zero per la gestione del problema.
“È noto e documentato il disservizio che anche quest’anno si è verificato durante la stagione estiva in tutto il territorio del Comune di Anzio e di quello di Lavinio in particolare, per quanto attiene alla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani – esordisce il Dr. Sergio Franchi – Il sistema della raccolta differenziata dei rifiuti ha ancora una volta miseramente fallito di fronte all’urto dell’estate e dei villeggianti che ad Anzio trascorrono ogni anno le proprie vacanze. Qualcuno ha cercato di giustificare i gravi disagi creati agli utenti del servizio con la diatriba legale fra le due ditte in concorrenza per ottenere l’appalto, ma non è così perché il fenomeno si ripete al ritorno di ogni estate da anni e viene attenuato, nel resto dell’anno, dalla ridotta presenza dei residenti, dalla scarsa produzione di residui verdi e da interventi estemporanei ed onerosi che vengono effettuati per nascondere la polvere sotto il tappeto”. Franchi, dopo aver fatto una disamina del problema, passa all’analisi dell’attuale situazione partendo dall’attuale contratto di appalto per la gestione del servizio e dal comportamento degli utenti dello stesso. “Nessun servizio di raccolta differenziata dei rifiuti ha la minima possibilità di successo se non si realizza una continua ed efficace collaborazione fra l’utenza e l’amministrazione che lo gestisce”, sottolinea Franchi, che poi espone la sua proposta. “In pratica, in un’ottica di collaborazione fra utenti e l’Amministrazione Comunale, si propone la formazione di un gruppo di coordinamento, la cui veste verrà definita in fase di formalizzazione, che attraverso un lavoro congiunto abbia l’obiettivo di raggiungere i seguenti risultati:
Attuazione integrale del contratto di appalto con la verifica e l’eventuale adattamento alle effettive circostanze rilevabili dal territorio. Messa a disposizione di un numero telefonico a cui accedere per ottenere chiarimenti ed informazioni sulla gestione del servizio o per sottoporre casi particolari.
Definizione di un diagramma operativo sul raggiungimento degli obiettivi di differenziazione previsti dalla legge vigente. Misurazione che dovrà avvenire attraverso una formula standard riconosciuta a livello statistico.
Definizione dell’ammontare totale delle cartelle non riscosse con la valutazione di quanto ritenuto ancora esigibile. Definizione di un programma, definito anche temporalmente, di recupero delle somme non esatte.
Individuazione, anche attraverso l’incrocio dei dati di utenze e catastali, degli abitanti che attualmente risultano inadempienti nel versamento della TARI. Definizione di un piano di intervento al fine del recupero forzato delle somme evase. Verifica dell’opportunità di dare l’incarico di riscossione del tributo ad Equitalia.
Definizione di un piano operativo di verifica sul territorio, da parte della Polizia Locale, delle unità abitative che non risulta abbiano versato la rata TARI o che non siano in possesso dei mastelli di raccolta dei rifiuti. Emissione di una specifica Ordinanza Sindacale che preveda adeguati provvedimenti per coloro che non adempiono al servizio. Le eccezioni dovranno riguardare solo i casi di reale e provata mancanza di capacità contributiva per i quali si dovranno prevedere dilazioni nei pagamenti. Messa in funzione di un numero telefonico accessibile con facilità a cui si possano segnalare casi di evidente inadempienza alle norme che regolano il servizio. Definizione di altri strumenti di controllo del territorio e delle inadempienze.
Emissione di bollettini stampa mensili per dare informazione all’utenza sull’andamento del servizio.
Definizione di un piano di coinvolgimento e di informazione dei cittadini attraverso dibattiti e conferenze e l’uso della stampa locale.
Al gruppo di coordinamento dovranno partecipare il Dirigente del Servizio Rifiuti che presiederà il gruppo, un funzionario del Servizio Rifiuti, un delegato dell’Ufficio Tributi, un delegato dell’Ufficio Catasto, un delegato della Polizia Locale e tre rappresentanti delle associazioni locali regolarmente costituite, con esperienza in campo dei rifiuti”.

Impostazioni privacy