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Aprilia: continue botte e violenze, il fratellino interviene in difesa della madre e resta ferito

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Carabinieri Aprilia

Dramma familiare e sociale ad Aprilia, disposto il divieto di avvicinamento a carico di un ragazzo. Continue le sue aggressioni alla madre. Le indagini portate avanti dai Carabinieri. Ecco cosa è successo.

Condizioni economiche precarie e un contesto familiare davvero difficile. Ci sarebbe questo alla base dei continui litigi, alcuni piuttosto accesi e che sfociavano spesso in atti di violenza, tra una mamma e il figlio. Una situazione tuttavia degenerata negli ultimi tempi: in un’occasione anche il fratello minore del giovane è rimasto ferito proprio per difendere la madre. 

Le indagini

Sono stati allora i Carabinieri della Stazione di Campoverde di Aprilia, nel primo pomeriggio del 15 novembre 2023, nell’ambito delle strategie di contrasto pianificate dal Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia a dare esecuzione ad una misura cautelare personale interdittiva di allontanamento dalla casa familiare con contestuale divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dall’Autorità Giudiziaria di Latina, nei confronti del giovane, un cittadino italiano di origini polacche.

Le violenze: maltrattamenti in famiglia ad Aprilia 

L’A.G. concordava pienamente con gli esiti investigativi dell’Arma di Campoverde, che hanno evidenziato gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, per il reato di maltrattamenti in famiglia commessi nei confronti della madre convivente e dei suoi fratelli minori. Nello specifico, le violente condotte del giovane, che ormai andavano avanti da circa tre mesi, spinte da futili motivi e dalle scarse condizione economiche familiari, davano il là a furenti liti madre/figlio, che in più occasioni erano degenerate in aggressioni fisiche patite dalla donna, in cui rimaneva coinvolto anche uno degli altri figli minori della donna, che era coraggiosamente intervenuto in difesa della madre. L’operazione costituisce l’esito di un’ampia azione di monitoraggio e ascolto attivate per l’emersione del contrasto sui reati di violenza di genere, con particolare attenzione per quelli del c.d. “codice rosso”.

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