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Aprilia, intitolazione Aula-Teatro alla Prof. Roberta Middei dell’Ist. Matteotti. Il ricordo dell’Associazione Lo Scrigno

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Il suo sogno divenne il nostro…
‘Lo scrigno’ ricorda
Caro lettore,
sarai certamente venuto a conoscenza come me di una fausta circostanza qui ad
Aprilia che mi porta a scrivere queste poche righe e, al contempo, a consumare un
po’ della tua pazienza mentre le leggi. Dal comunicato stampa di questi giorni è nota
infatti l’inaugurazione della nuova aula teatro intitolata alla memoria della
professoressa Roberta Middei presso l’I.C. “Giacomo Matteotti”.
Per questo evento non posso esimermi dall’esprimere e condividere con te un
sentimento di gioia incontenibile, non solo come ex allievo che ha beneficiato del
suo appassionato insegnamento e della bella persona che era, ma anche in qualità di
rappresentante dell’associazione apriliana ‘Lo scrigno’ che, attraverso me, vuole qui
accennare ai propri esordi di cui ella è stata e rimane parte fondamentale.
Ancora ricordo come, nel lontano 1994, la cara professoressa contattò in forma
privata la mia mamma per presentarle un progetto alquanto innovativo per una
scuola media, che, per la sua realizzazione, prevedeva il coinvolgimento di persone
dotate di abilità nel taglio e nel cucito, ma anche armate di tanta volontà e passione
per quell’arte: un laboratorio sartoriale interno alla scuola per la creazione di costumi
d’epoca indossati nel periodo di Carnevale dagli allievi dell’istituto (circa un centinaio
ogni volta) provenienti da diverse sezioni.
Devi sapere, caro lettore, che le attività di quella ‘sartoria sperimentale’ erano
strettamente legate al programma didattico di Educazione Artistica che la
professoressa Middei svolgeva ed approfondiva con gli allievi, cioè a dire che i
manufatti sartoriali che uscivano da quel laboratorio, e che tutti ricordano con
ammirazione, erano rispondenti a quel preciso contesto storico-artistico affrontato
in classe.
E sai chi furono le sarte pioniere che ella riuscì a coinvolgere nella sua idea? Mia
madre, Giuliana Caracci, e le signore Giuseppina D’Arienzo e Patrizia Del Tozzotto,
altre mamme di allora che abbracciarono quel progetto (naturalmente a titolo
volontario e gratuito), mettendo in campo non solo capacità ed entusiasmo, ma
anche strumenti e mezzi propri: quanto lavoro! Quanta energia profusa! Quanta
creatività! Quanti ragazzi incontrati! Soprattutto, quanto tessuto passato sotto quelle
macchine da cucire!
Un entusiasmo durato oltre dieci anni in quelle aule e per quei corridoi, che è poi
passato, quasi come il testimone in una staffetta agonistica, all’associazione ‘Lo
scrigno’, testimonianza del fatto che la sua azione si rivolgeva anche al di fuori della
scuola in cui insegnava, entrando a contatto con istituzioni apriliane e non per
sempre nuovi progetti da portare avanti. Ad oggi di quella associazione, giunta quasi
ai suoi 30 anni di attività, fanno parte non solo membri più recenti (Silvia Troiani ed
Antonio Monni), ma anche alcune di quelle mamme su citate nel nome di una
continuità di intenti e prospettive che, a nostro giudizio, non poteva essere disattesa.
Tuttora sfoggiamo con orgoglio nelle manifestazioni pubbliche lo stendardo con lo
stesso logo che la professoressa Middei ideò per l’associazione di cui ha fatto parte
finché non ci ha lasciati improvvisamente in quel triste16 febbraio del 2009 (non in
aprile, come si legge nel comunicato stampa). Ancora oggi conserviamo con cura i
suoi abiti d’epoca indossati nelle sfilate, donati dai familiari che tuttora ringraziamo.
Naturalmente i suoi costumi non sono l’unica cosa che custodiamo gelosamente, ma
anche i ricordi del vissuto, la sua alta professionalità, le idee condivise, i sentimenti
reciproci e il suo amore per il bello.
Mi piace concludere il mio pensiero avendo cura di precisare che tutto quanto
precede è frutto non solo di esperienze di vita vissuta in prima persona e
documentata, ma anche delle testimonianze di colleghe e colleghi, mamme di allora
ed ex allievi come me, con cui la ricordiamo sempre con grande affetto. Tanto Le
dovevo per onestà intellettuale e per amore di verità.
Giovanni Ubertini

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