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Ardea, discarica a La Cogna: il Comune approva il progetto di bonifica dell’area

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discarica La Cogna

Sì alla bonifica dell’area dove dovrebbe sorgere la discarica secondo il progetto presentato alla Regione Lazio dalla società Paguro, in zona La Cogna, al confine tra Aprilia e Ardea, nell’area di via Savuto, a poca distanza da Anzio. A dare il parere favorevole è il Comune di Ardea, dopo aver valutato i pro e i contro che questa decisione avrebbe portato. 

Ma quanto riportato nel documento inviato dall’amministrazione rutula all’Area di Impatto Ambientale della Regione Lazio non è un vero e proprio benestare alla discarica, bensì un via libera alla bonifica di un sito attualmente altamente inquinato da ignoti e da trent’anni in attesa di bonifica: una sorta di “ripulite tutto, perché serve farlo”, visto che non si sa cosa e quanto ci sia esattamente sotto quel terreno, senza però volersi prendere la responsabilità di dire formalmente di essere favorevoli a una discarica a pochi chilometri dal proprio confine, ma senza neanche ammettere di essere contrari. Insomma, il Comune di Ardea non vuole sbilanciarsi più di tanto, pur dando parere favorevole.

Ma quali sono gli altri pareri pervenuti nel corso del Procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale? Su 19 Enti, ben 11 hanno espresso parere positivo (a cui si aggiunge poi Ardea per un totale di 12), tra questi spiccano la Provincia di Latina, la Asl di Latina, il Dipartimento Epidemiologia della Regione Lazio e l’aeroporto di Pratica di Mare. Esprimono parere favorevole anche gli esperti dell’Area parere geologico della Regione Lazio e dell’Area Geovalorizzazioni delle Geo risorse  di valutazione di incidenza aria e tutela dei paesaggi naturali. La motivazione va ricercata nel fatto che la bonifica della discarica è finalizzata alla salute pubblica.

Il Comune di Ardea

“Lo scrivente Comune – si legge nel documento inviato alla Regione da parte del Dirigente dell’Area IV, Emanuele Calcagni – è venuto a conoscenza che l’Arpa Lazio negli ultimi mesi ha rilevato un grave inquinamento che ha interessato l’area dove insiste la discarica di Roncigliano nel Comune di Albano Laziale (limitrofa al nostro Comune)”.

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L’amministrazione di Ardea punta il dito su Roma. “Nonostante la situazione dell’inquinamento fosse comunque nota da tempo, con Ordinanza del luglio 2021 la Sindaca Raggi ha riaperto tale impianto, a cui sono seguite le proroghe del nuovo sindaco Gualtieri a causa della continua emergenza data dalla carenza di impianti di smaltimento che hanno comportato, conseguentemente, una continuità negli abbancamenti nel sito inquinato”.

La richiesta di bonifica

“Un sito – prosegue il documento – che presenta i medesimi rischi ambientali (se non addirittura peggiori considerato che si tratta di un’area ex cava adibita a discarica abusiva priva di qualunque controllo) è quello sul territorio di Aprilia (anch’esso limitrofo al nostro Comune), per il quale la società privata Paguro ha proposto la bonifica (bonifica non avvenuta in oltre trent’anni da parte di nessuna amministrazione)”.

Il benestare

“Alla luce di quanto su rappresentato – conclude il documento a firma del dirigente comunale – non si intravedono motivi ostativi anche al fine di evitare che la perdurante situazione di inquinamento possa interessare anche le aree limitrofe e l’intero territorio”.

Il ricorso della Paguro

Inizialmente la Regione Lazio aveva bocciato un primo progetto di discarica nello stesso sito, presentato l’11 ottobre 2017, bocciando anche il progetto di bonifica, ritenuta rischiosa a causa delle criticità legate soprattutto alle caratteristiche idrogeologiche e geologiche del sito. Ma il rifiuto non aveva convinto la Paguro, che aveva presentato un ricorso, accettato dal Tar del Lazio, in quanto il progetto che prevedeva la realizzazione di un invaso di 650 mila mc, dove verrebbero abbancati anche i 67 mila 693 mc di rifiuti stimati derivanti delle attività di bonifica, secondo l’azienda, garantirebbe la perfetta impermeabilizzazione dell’area e la massima sicurezza durante le operazioni di bonifica.

Il ricorso amministrativo inoltrato dalla Paguro al Ministero della Cultura e della Regione Lazio (Direzioni Ambiente e Ciclo Rifiuti) per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia dei pareri negativi della Soprintendenza e dell’ARPA espressi in sede di conferenza dei servizi, ha fatto sì che il Tar stabilisse che “la sollecita definizione della controversia” venisse disposta fissando l’udienza di merito il 26 aprile di quest’anno.

Le conseguenze dell’udienza

La data del 26 aprile sarà importantissima, perché da lì a poco, il 6 maggio, un’altra udienza di merito vedrà impegnata la Regione Lazio, stavolta contro la Rida Ambiente, vincitrice per tre volte contro la Regione riguardo il conferimento dei rifiuti organici nell’impianto di Aprilia. Gli atti emessi dalla Regione sono stati annullati in Consiglio di Stato, con Decreto Presidenziale e con l’Ordinanza del TAR, confermando la sospensiva e consentendo quindi ai Comuni di continuare a scaricare nella discarica apriliana oltre la data del 31 dicembre 2021 fissata dalla Regione. 

 

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