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Compra un divano ma dimentica la scritta ‘non trasferibile’ sull’assegno: impiegato di Aprilia multato di 6 mila euro

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Comprare un divano da 1.122 euro u e doverne sborsare 6mila in più. Beh, può succedere anche questo nell’intricato mondo del credito, soprattutto quando le regole sono del tutto sproporzionate rispetto alle motivazioni che le hanno scaturite. Bruno C., 45 enne di Aprilia impiegato in una azienda informatica, è in realtà solo una delle tantissime vittime della legge antiriciclaggio che da luglio in Italia sta facendo una vera e propria strage di innocenti. Tutta colpa degli assegni in cui non è impressa la dicitura “non trasferibile”, ovvero di quei libretti vecchi, e non ritirati dalle banche!, di cui molti cittadini sono ancora in possesso. Bruno C., come tantissime altre persone seguite quasi tutte dall’Adico, associazione difesa consumatori con sede a Mestre (telefono 041-5349637, mail info@associazionedifesaconsumatori.it), ha effettuato un acquisto (in questo caso il divano) non ponendo sull’assegno la scritta “non trasferibile”. Un errore che da luglio si paga carissimo, come ha potuto provare nella sua pelle anche l’impiegato di Aprilia. La svista, infatti, contempla una multa di 6 mila euro, che altro non è se non l’oblazione, ovvero la richiesta di pagamento prima dell’emissione della sanzione vera e propria. In questo caso, come spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “il nostro socio ha emesso l’assegno alla consegna del nuovo divano che pensava di poter pagare tramite bancomat. Purtroppo l’operaio della consegna non disponeva di tale mezzo di pagamento e il nostro socio ha dunque utilizzato il vecchio blocchetto degli assegni ormai parcheggiato in un cassetto da più di 10 anni. Gli uffici dell’antiriciclaggio, puntuali come un orologio svizzero, gli hanno inviato la sanzione di 6 mila euro nei confronti della quale faremo ricorso, come con tutte le altre persone che si sono rivolte a noi per lo stesso problema”. Il “caso” è ormai esploso a livello nazionale e se ne è discusso anche in diverse trasmissioni come Striscia la Notizia, Mi manda rai Tre, Tagadà. E stata anche aperta una apposita pagina facebook (Maxisanzioni per assegni non trasferibili) da uno dei sanzionati, Gianlugi Aquilini “Nella sanzione – continua Garofolini – sono incappati molti pensionati ma anche persone molto più giovani. In questi giorni l’Abi ha diffuso un vademecum apposito, proprio perché evidentemente si è resa conto del dramma in cui stanno cadendo molte famiglie. Ora chiediamo che tutte le sanzioni vengano cancellate”.
(fonte Adico – associazione difesa consumatori)

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