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Festa della Donna 2018: il M° Guadagnuolo inaugura la 16° “Arte in Classe” con “La bottega dell’orefice”

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Festa della Donna 2018 -“Arte in Classe” 16ª edizione 2018

L’omaggio di Guadagnuolo a Cinzia Tani ospite d’onore ad Aprilia con la messa in scena de “La Bottega dell’Orefice” di Karol Wojtyla (Papa San Giovanni Paolo II) nel quarantesimo anniversario della sua elezione a Pontefice

Il 7 marzo 2018 alle ore 11,00, presso l’Istituto “Giacomo Matteotti” di Aprilia (LT), sarà celebrata “La Festa della Donna”. Con questo evento il Prof. Francesco Guadagnuolo vuole fornire agli studenti elementi di riflessione su come utilizzare al meglio la propria vita, inaugurando la 16ª Edizione del Progetto “Arte in Classe” 2018.

Il Progetto verte su due tempi, nel primo si parla di Matrimonio con “La Bottega dell’Orefice” di S. Giovanni Paolo II, nel secondo tempo la presentazione del libro di Cinzia Tani “Tutti a Bordo!” Giulio Perrone Editore.

Prima Parte

Francesco Guadagnuolo di fama internazionale, artista e regista, ideatore di un lavoro grafico coinvolgente intitolato: “La Bottega dell’Orefice” di Andrzei Jawien, pseudomino di Karol Wojtyla, ha realizzato nel 1978 una cartella di incisioni all’acquaforte che oggi, in occasione del 40esimo anniversario dell’elezione di Papa Giovanni Paolo II vengono ripresentate all’Istituto “G. Matteotti” di Aprilia. Le acqueforti rappresenteranno il “pezzo forte” di una mostra itinerante che prenderà il via proprio dalla città di Aprilia dove Guadagnuolo ha scelto, l’Agro Romano-Pontino, per l’istituzione della Fondazione-Museo a lui dedicato.

Nell’occasione verrà presentata la videoarte sul tema proprio de “La Bottega dell’Orefice” del Santo Papa Giovanni Paolo II sotto la regia di Guadagnuolo realizzato dall’allievo Massimo Di Pietro. È la storia di tre coppie: Teresa e Andrea che si orientano a sposarsi, destinati a buona felicità; Stefano e Anna che non s’intendono infrangono il loro matrimonio; Monica e Cristoforo, figli delle coppie precedenti, giovani e preoccupati del destino del loro matrimonio perché condizionati da quello dei genitori.

Ricordiamo che nel 1980 Guadagnuolo aveva curato la regia, scenografica e i costumi della “Bottega dell’Orefice” andata in scena presso il Teatro “Trieste” di Caltanissetta, con grandissimo successo da indurre la gremita platea da lasciare in piedi molte persone e replicarne lo spettacolo. Nel 1988 contemporaneamente all’uscita del film “La Bottega dell’Orefice” con protagonista Burt Lancaster (nella parte dell’orefice) sono state riproposte le acqueforti di Guadagnuolo ed esposte nella storica Libreria Remo Croce di Roma.

La tematica del dramma di Karol Wojtyla esprime un’attenta meditazione sul momento più importante dell’esistenza umana, quando l’amore si concretizza nel matrimonio. Per questo è stato scelto l’Istituto scolastico per trasmettere i pericoli che potrebbero andare incontro i giovani nelle loro scelte. Al dramma dell’amore umano, così bello ma così fragile, sopperisce la mano di Dio. Infatti, una delle più espressive incisioni di questa cartella di Guadagnuolo è “Lo sposalizio” dove l’anello diventa simbolo di un matrimonio universale perché lo è con Dio. La mano che riceve l’anello poggia sulla palma di una terza mano che è quella del Creatore. I personaggi che si trovano di fronte a scelte drammatiche ruotano attorno al saggio orefice, il quale conosce il peso degli uomini e delle cose.

L’artista vuole esprimere la necessità che l’uomo cresce nella consapevolezza del rispetto dell’altro sesso e della vita in generale, questa formazione deve avvenire sin dall’infanzia.

Verrà inoltre presentata l’installazione di Guadagnuolo: “Il Matrimonio” ”- amore, sentimenti e contrasti.

L’opera punta a stimolare il mondo interiore, indicando la congettura retrograda di chi crede ancora la donna, un oggetto da padroneggiare. Il disastro di talune relazioni sentimentali e atteggiamenti esaltati, spinti fin oltre ad eccessi, hanno dato vita a delle battaglie di sensibilizzazione da parte di tante Associazioni benefiche. L’interesse dell’opera scultorea di Guadagnuolo punta l’attenzione che si deve dare al matrimonio che può diventare un dramma da vivere se non si è oculati abbastanza dalle giuste scelte. Si nota una testa di donna di un colore rosso scuro, seducente, rifinito, che vibra come il cuore rosso avvolto da una bellissima acconciatura di capelli pronta allo sposalizio. In esso sono assemblati vari oggetti, come al centro la coppia felice con le fedi nuziali. In basso una scatola rossa con dentro una scarpetta che è simbolo di un destino al quale la donna potrebbe andare incontro senza saperlo. Da questa installazione Guadagnuolo da il via, nella sua opera, ad un’operazione di certo originale: “Arte e acconciatura” assieme ad un’artista dei capelli Lucia Coppola, creatività ed estetica sono le culture della professionista che opera ad Aprilia.

 

Seconda parte

Con la proiezione della videoarte “Tutti a Bordo!” in omaggio a Cinzia Tani realizzato dall’allievo Daniele Colaiacovo, ricordando il viaggio di Colombo e Magellano e i protagonisti delle fiabe citate nel bellissimo libro di Tani.

Mentre l’omaggio di Guadagnuolo a Cinzia Tani che ha tratto dal suo romanzo una grande opera pittorica affrontando quei personaggi citati nel libro che hanno tutti a che fare con il mare. Ispirandosi al romanzo Guadagnuolo realizza “Il Convivio sulla nave tra immaginazione e realtà”. Un’opera che l’artista immagina di trovarsi in mezzo tra invitati reali e di fantasia scaturiti dalla mente di altrettanti scrittori. Tutti si raccolgono all’interno di una nave seduti ad un tavolo ovale apparecchiato con ogni tipo di pesce. Sulla balaustra la sirenetta, non vuole farsi vedere, controlla gli ospiti. Al convivio partecipano i due grandi navigatori Cristoforo Colombo e Ferdinando Magellano che discutono delle loro scoperte. C’è anche l’eroe Ammiraglio Nelson che racconta le sue imprese. Il Capitano Nemo ascolta interessato i due navigatori. Siede Ulisse con accanto Penelope, che è venuta a riprenderlo dai suoi lunghi viaggi. Achab, racconta le vicende di Moby Dick la balena bianca. Il Corsaro Nero conversa delle sue avventure, tesoro compreso. Capitan Uncino si fa vedere assieme al pirata Long John Silver con il suo immancabile pappagallo. Robinson Crusoe se ne sta in disparte con Venerdì. Noè aspetta il suo momento quando ha ritrovato gli ultimi animali per salpare con la sua Arca. Hemingway prende appunti per il suo prossimo romanzo in compagnia del suo amico pescatore Gregorio Fuentes. Da una parte Otello infelice per il tradimento di Desdemona che sta seduta con gli occhi abbassati, confortata da Penelope. Guadagnuolo è riuscito a instaurare nella sua opera la scena come viva e i personaggi esordiscono occupando lo spazio l’uno dell’altro partecipando al grande convivio.

Gli allievi di Guadagnuolo hanno tratto dal libro di Cinzia Tani tantissimi disegni e pitture, una riflessione che porta a pensare a questi straordinari personaggi che tutti amano il mare calandoli sugli aspetti umani, come se realmente siamo abituati a conoscerli da tempo.

 “Arte in Classe” – Valori didattici per una Costruzione Globale della Cultura

L’ormai storico Laboratorio creativo di Aprilia, riconosciuto a livello nazionale ed in alcuni Paesi fuori dall’Italia, non ha mai smesso di traghettare gli allievi di Guadagnuolo verso una nuova didattica culturale imperniata sulla comunicazione globale. L’idea pioneristica è stata rifinita, trascritta e depositata dal notaio il 17 maggio 1995 dall’Associazione Castelli Arte a Ciampino (RM), di cui Guadagnuolo è stato Direttore Artistico, sviluppando e cercando di suscitare l’attitudine ad un’arte visiva che permetta la contaminatio con la letteratura-poesia, la musica, la danza, il teatro, il cinema, la fotografia, la scienza, ecc. 

Conclusione. Una didattica innovativa per il mondo dell’Istruzione

Una grande avventura artistica, quella del M° Francesco Guadagnuolo che ha portato i suoi workshop creativi a imporsi in campo nazionale e internazionale e ad essere riconosciuti come esempio e risorsa di ricchezza d’idee per la Scuola Italiana con il “metodo Guadagnuolo” pubblicato nel 2010. “Ho visto in lui – ha scritto il Prof. Giovanni Bollea considerato il padre della neuropsichiatria infantile a livello mondiale – un uomo che desiderava ardentemente captare la necessità educativa italiana, ed ora posso dire che è riuscito a porre alla conoscenza dei nostri ragazzi una realtà stupenda ed unica del panorama scolastico nazionale”.

L’edizione 2018 presenta delle novità importanti:

Il Progetto “Arte in Classe” – è la presentazione di Guadagnuolo – mostra un nuovo corso rivolto alle arti visive e alla rappresentazione teatrale.

Arte in Classe” punta a farsi “luogo” reale e concettualedove il teatro e le arti visive si fondono l’uno con l’altro. Si è sperimentato di ideare un percorso di condivisione fra gli elaborati. Affiancando percezione dell’immagine e testo teatrale, ovvero messa in scena.

La 16ª Edizione avvista un accesso al teatro, indirizzando così uno sviluppo differente da quello che ha guidato il Progetto nei precedenti 15 anni.

Il percorso di riflessione svolto sul corredo tra “luogo dell’azione e ruolo dello spazio ha imposto necessariamente di modificare la scelta nella ricerca dei linguaggi.

Cultura artistica, multimedialità web, incorporano arte, scrittura, poesia, danza, teatro, fotografia e musica su tematiche forti, sui problemi dell’esistenza umana e dei valori della vita. Una serie di video-arte, sulle tecniche informatiche che cambiano radicalmente il linguaggio che opera sulla percezione della realtà e diventa un modo adatto per adeguare la materia dell’arte ai nostri tempi. Quest’arte creata con l’ausilio del computer è legata alla ricerca tecnologica, ha precise finalità comunicative e formative e non si ferma ad una documentazione della realtà, ma è la realtà che viene interpretata e filtrata nell’immaginario dei giovani. Il giovane allievo opera creativamente su norme estetiche-comunicative offrendoci un iter espressivo, in una vera formazione delle arti visuali, che guarda al mondo che cambia. Il progetto serve per conseguire una formazione totalizzante della “cultura visiva” attraverso fantasie ed intenzioni che consentono l’unione tra l’individuo e la realtà. Nel 2015 il Progetto “Arte in Classe” è stato finalista alla VII edizione del Global Junior Challenge-Roma della Fondazione di Mondo Digitale, per i progetti innovativi delle scuole. Dice l’artista M° Francesco Guadagnuolo: «Ho sempre pensato ad un’istruzione dell’arte che possa costruire un nuovo insegnamento, pluriculturale e multimediale, con la realizzazione del mio Progetto sono riuscito nel mio intento parlando e pubblicando sin dagli anni ‘90 la mia idea globalizzante di una didattica moderna che coniuga tutte le arti e discipline». 

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