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Isola di Pantelleria: Finalmente acqua corrente

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Stanno volgendo a termine i lavori per coprire anche le ultime due contrade rimaste: Khamma e Tracino. Così l’intera isola può vantare dell’approvvigionamento di acqua corrente.
La notizia la stiamo dando attraverso il nostro giornale, considerando la moltitudine di panteschi presenti nell’Agro Pontino, in particolare Aprilia e le borgate di Latina che hanno ancora beni immobili sull’isola o legami affettivi molto radicati.
I lavori sono stati imponenti e dispendiosi, ma dopo 11 anni si è raggiunto un obiettivo importantissimo e, quasi, utopistico per tanto tempo.

sindaco gabriele
Salvatore Gabriele Sindaco di Pantelleria

Intervistato il governatore dell’isola, Salvatore Gabriele, così ci ha spiegato “ Riprendiamo un percorso interrotto nel 2010 con il completamento delle rete idrica Tracino e adesso Khamma siamo  partiti nel 2007 con Tracino.

“Entro l’anno tutta la cittadinanza della contrada avrà l’acqua , senza interruzione, saranno fatti i contratti e i relativi allacci per ogni singola abitazione, naturalmente di chi ne fa richiesta.  Insieme alla rete idrica c’è anche rifunzionalizzazione dell’altra vasca di roncone pigna che insieme a quella già di Muggen completano la funzionalizzazione del sistema di trasferimento dell’acqua da Kaffefi nelle nostre contrade di Khamma e Tracino.
Ricordo a tutti che sono stati installati anche 5 nuovi moduli di dissalatori che permettono a regime di dare oltre 900 mila mq d’acqua a tutta l’isola.”


Sindaco si tratta di un’opera mastodontica, considerando che sotto l’asfalto, durante gli scavi, i martelli pneumatici e gli escavatori trovavano roccia… “Nessuna opera mastodontica. Si tratta di dare a questa isola quella normalità di civiltà e di scelta civica se vogliamo sviluppare meglio le nostre  risorse e puntare fino in fondo sul turismo. Troppo tempo siamo rimasti al palo e oggi le infrastrutture la rete idrica e domani anche dei piccoli depuratori , la ristrutturazione della scuola, dei parcheggi riqualificano le potenzialità di Pantelleria, pensate arriveremo con la rete idrica fino Cala  Tramontana per questa zona, Cittadella e Khamma fuori, Bugeber  e Bukkuram per le altre contrade, insieme ad altri interventi ….di rifunzionalizzazione”.

– I costi per il sistema idrico di Khamma e Tracino? “Il finanziamento delle opere sono del ministero delle infrastrutture  e li abbiamo cercate e volute, con tutta la determinazione, le cose da sole non vengono , noi siamo precursori di tante iniziative che trovano i finanziamenti e realizzano delle opere …. Nelle frazioni di Khamma e Tracino la ditta aggiudicataria è il Consorzio Leonardo servizi – Consorzio Stabile che ha offerto un ribasso del 38,3341 per cento sull’importo a base d’asta di 1.661.867 euro oltre oneri per la sicurezza pari ad 70.500 euro e costo della manodopera pari ad 295.263 euro”.
– Taluni isolani e turisti hanno mosso qualche lamentela per questi lavori “C’è un po’ di disagio sulle strade ed  è temporaneo  per la cittadinanza e gli ospiti dell’isola , ma capiranno!”
Così, l’intera isola sarà coperta da acqua corrente? “Beh vi sono alcune contrade quali Gadir, Martingana che per l’esiguità di popolazione stabile rimarranno fuori.”

pantelleria

Pantelleria ha un il suo territorio spesso morfologicamente impervio e difficile da domare, inoltre è da considerare la sua vasta area di oltre 80 chilometri quadrati. Ebbene, i suoi abitanti, ora oltre 7,000 residenti ma che durante il turismo arrivano a oltre 20.000, fino agli inizi del 2000 si approvvigionavano di acqua per uso domestico con le cisterne poste in ogni casa che raccoglievano avidamente la benedetta pioggia, o, dagli anni ’80, venivano riempite da autocisterne che portavano acqua di mare desalinizzata dall’impianto posto alla periferia del centro, in località Arenella.

Considerando i lunghi periodi di siccità, anche interi anni, l’approvvigionamento idrico dell’isola rappresenta da secoli una delle maggiori preoccupazioni per i suoi abitanti a causa delle particolarità idrogeologiche e climatico-ambientali dell’isola stessa che rendono l’acqua piovana risorsa naturale potabile da sempre. Le buvire, dall’arabo buir ovvero fonte, sono sorgenti di acqua salmastra originate dall’incontro di acqua marina e acqua piovana, in passato costituivano le principali fonti di acqua per usi non alimentari.
Per gli altri usi i panteschi iniziarono a realizzare le cisterne interrate e impermeabilizzate, in cui convogliare l’acqua piovana proveniente soprattutto dai tetti a cupola, la forma sinuosa della copertura a volta è adatta a convogliare l’acqua in apposite canalette collegate alle cisterne, il rivestimento in battuto di tufo, impermeabile.
Alcune cisterne integre e funzionanti, del periodo fenicio/punico si trovano sull’Acropoli di San Marco.
Ora, Pantelleria potrà ospitare i propri abitanti e i turisti con agio, piacere e generosità.

Marina Cozzo

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