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Museo “Un ricordo per la pace”, al Comune di Aprilia il secondo blocco di firme

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Elisa Bonacini: “La mostra deve essere fruita dalla cittadinanza.

Continua la raccolta firme di adesione al progetto “MUSEO UN RICORDO PER LA PACE NEL CENTRO STORICO DI APRILIA” organizzata da Elisa Bonacini presidente dell”Associazione “ Un ricordo per la pace” dopo la decisione del Liceo Meucci di far rimuovere dall’auditorium dell’Istituto in via Carroceto l’esposizione storica dei reperti storici Bonacini sul tema “Aprilia in guerra : la battaglia di Aprilia” presente nella struttura dal 2008.

La petizione con il secondo blocco di firme è stata protocollata presso gli uffici comunali di Aprilia martedì 28 febbraio. L’iniziativa è tesa a spronare l’Amministrazione Comunale a trasferire la mostra nel centro storico della Città, mantenendo l’impegno preso nella delibera di affidamento dei materiali (n.163 del 12 giugno 2012).

Il progetto museale della Bonacini potrebbe apportare un importante contributo nel processo di rivitalizzazione del centro di Aprilia ed uno stimolo all’afflusso turistico nella Città, inserita da qualche anno nel circuito commemorativo delle operazioni militari del 1944 legate allo Sbarco Alleato, aventi come finalità la liberazione di Roma. La richiesta specifica è quella degli spazi attualmente adibiti agli uffici comunali al pubblico di Piazza Roma, uffici che sembrerebbero destinati da tempo ad essere trasferiti in piazza dei Bersaglieri.

Elisa Bonacini presidente dell’Associazione “ Un ricordo per la pace”, erede della collezione storica : “Sono commossa dell’affetto dimostratomi dai cittadini di Aprilia. Hanno firmato molte associazioni, imprenditori, professionisti ed artisti di rilievo della nostra Città, persone che hanno dato il cuore per la crescita culturale di Aprilia e che ovviamente condividono il concetto che il museo deve essere fruito in primis dalla cittadinanza; è un grande incoraggiamento a continuare nel mio intento. Attendo con trepidazione l’incontro con l’Amministrazione, ma continuerò ad oltranza nella raccolta delle adesioni fino a quando non avrò avuto una risposta positiva. Non mi si costringa a donare la collezione ad altro Comune più sensibile e virtuoso. ”

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