Home » Ardea » Ardea, Antonino Abate espelle Umberto Tantari dalla sua lista

Ardea, Antonino Abate espelle Umberto Tantari dalla sua lista

Pubblicato il

Il consigliere Umberto Tantari salva per la terza volta l’amministrazione Di Fiori e Antonino Abate lo espelle dalla lista elettorale “Abate sindaco”. Un passo necessario per poter poi chiudere definitivamente la lista stessa, per mancanza di rappresentati in Consiglio comunale.
La decisione di Abate arriva dopo i fatti di ieri, quando Umberto Tantari ha “salvato” di nuovo l’amministrazione Di Fiori consentendo con la sua presenza in aula l’elezione a presidente del consiglio di Massimiliano Giordani, malgrado il gruppo di opposizione di cui faceva parte lo stesso Tantari avesse scelto di non entrare in aula.
Al momento non si hanno notizie in merito al collocamento in consiglio dell’espulso dalla Lista Abate Sindaco; non si sa ancora se aderirà a un partito di maggioranza o se si dichiarerà indipendente riservandosi di votare per ogni provvedimento proposto da quei consiglieri che, insieme ad Abate e a tutto il gruppo di opposizione, avrebbe dovuto combattere.
Tartari, che solo qualche giorno fa attraverso Facebook sosteneva che avrebbe voluto vedere le dimissioni in massa (“Adesso voglio vedere chi altro ha il coraggio di dimettersi, questa è l’occasione di mandare l’amministrazione a casa”, aveva scritto immediatamente dopo le dimissioni di Marcucci e Abate, dichiarando anche “Adesso tutti quelli che mi hanno accusato di inciucio con la maggioranza saranno costretti a tacere”), ha smentito nuovamente sé stesso, riproponendo comportamenti incomprensibili per un rappresentante dell’opposizione, come già avvenuto in passato. Ricordiamo quando presentò in Consiglio l’interrogazione sui 706 ettari demaniali che poi ritirò, oppure la volta che mantenne in aula il numero legale per far eleggere Acquarelli come presidente del consiglio; o ancora quando salvò l’amministrazione disertando l’incontro con il notaio ad Ariccia dove la maggioranza dei consiglieri era pronta a rassegnare le dimissioni; e infine ieri, quando ha posto fine a quattro lunghi mesi di battaglia, mantenendo in aula le 11 presenze necessarie ad aprire lo scrutinio per l’elezione che ha poi prodotto, per la seconda volta in questa legislatura, Massimiliano Giordani Presidente, riportando in vita un’amministrazione Di Fiori ormai spacciata.
A nulla è valso l’ultimo invito del consigliere anziano Mauro Giordani del PD che, rivolto a Tantari, ha ricordato: «Invito il consigliere Tantari a uscire dall’aula con il resto dell’opposizione, altrimenti sarà ricordato come il responsabile del disastro amministrativo di questo paese».
Luigi Centore

Impostazioni privacy