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Ardea, blitz sulle spiagge contro l’abusivismo: agenti accerchiati da stranieri armati di bastoni e coltelli

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Non sono graditi i controlli da parte delle forze dell’ordine sulle spiagge. Oggi due bruttissimi episodi hanno caratterizzato il blitz fatto in maniera congiunta da agenti della Capitaneria di Porto di Torvaianica e della Polizia Locale di Ardea, con la collaborazione della Polizia di Stato e la partecipazione dei volontari delle associazioni quale “Guardie Ambientali” e “Guardie zoolofile”.
Cinque agenti della polizia locale, tra donne e due uomini, sono infatti stati accerchiati e minacciati da una decina di venditori ambulanti stranieri armati di bastoni e coltelli, per “vendicarsi” dei continui controlli con conseguenti sequestri di merce.
Anche la Capitaneria di Porto ha dovuto subire un’analoga situazione, ma stavolta ad accerchiare un solo agente sono state una ventina di persone, per la maggior parte italiane, con l’intento di riprendersi uno dei carretti sequestrati.
L’operazione delle forze dell’ordine erano iniziate stamattina presto sulla spiaggia di Tor San Lorenzo e, tranne che per un iniziale fuggi fuggi degli ambulanti, tutto stava procedendo con tranquillità, portando al sequestro di 7 carretti per un totale di circa 4 mila pezzi di merce.
Quando Polizia Locale e Guardia Costiera, intorno a mezzogiorno, si sono separati in quanto l’operazione era ormai conclusa, sono avvenute le aggressioni.
All’altezza di viale Marino gli agenti della Polizia Locale erano in attesa del camion che doveva portare via gli ultimi due carretti quando dalle dune che ci sono lì vicino – dove sorgono degli accampamenti abusivi – sono spuntati diversi stranieri che, armati, li hanno accerchiati. Alcuni vigili sono riusciti a chiamare la polizia, che fino a poco prima era presente al blitz. Vedendo arrivare la volante, gli extracomunitari sono scappati per evitare la denuncia o addirittura l’arresto.
La Guardia Costiera, invece, è stata simultaneamente accerchiata in un altro punto della spiaggia: gli aggressori, per la maggior parte italiani, hanno insultato l’agente, che è riuscito a mettersi in salvo solo grazie all’arrivo dei colleghi, alla vista dei quali anche il secondo gruppo di aggressori si è dato alla fuga.
“Fare i controlli sulle spiagge di Ardea è diventato non solo rischioso – ha commentato un agente che preferisce restare anonimo – ma anche inutile: noi rischiamo la pelle, e loro l’indomani sono di nuovo qui, per colpa delle leggi che in un certo qual modo “tutelano” queste persone”.

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