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Ardea, choc sui buoni spesa: rivenduti a metà prezzo fuori dai supermercati

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La Polizia Locale di Ardea è al lavoro per far luce sulla vicenda dei buoni spesa sotto la Rocca che alcuni furbetti avrebbero pensato bene di provare a rivendere fuori dai supermercati. In pratica alcune persone, si presume in prevalenza nomadi, avrebbero chiesto denaro contante pari a metà dell’importo del ticket a dei cittadini.

Un modo per far soldi sfruttando l’emergenza dunque, con l’aggravante di vanificare il sistema pensato, per contro, per consentire alle famiglie in difficoltà di comprare generi alimentari e fronteggiare così l‘emergenza Covid-19. A sollevare il caso è stato oggi il quotidiano Il tempo. 

Buoni spesa ad Ardea: indagini in corso

Il Comandante dei caschi bianchi Sergio Ierace, da noi contattato, fa sapere «di essere al lavoro per fare piena luce sul caso». «Se fosse vero – precisa Ierace – significherebbe che ci sono soggetti che sono riusciti ad aggirare i controlli ottenendo risorse di cui non avevano bisogno». A scapito, magari, dei veri bisognosi. 

Il Sindaco: «Comune sarà implacabile»

«Azioni del genere sono coltellate a freddo», ha dichiarato il Sindaco Mario Savarese. «Ci eravamo dimenticati dei mali endemici della nostra comunità. Suggerisco a questi criminali tornati ad Ardea per delinquere di ripercorrere subito a ritroso i loro stessi passi, perché la reazione dei cittadini per bene e di questa Amministrazione potrebbe essere spietata», conclude il primo cittadino. 

 

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