Home » Ardea » Ardea, Comune diffida Consorzio Lido dei Pini Lupetta: accolto esposto dei cittadini

Ardea, Comune diffida Consorzio Lido dei Pini Lupetta: accolto esposto dei cittadini

Pubblicato il
consorzio lupetta

Il Comune di Ardea ha deciso, su esposto dell’Associazione “Per Lupetta”, di emanare una “Diffida all’emissione dei ruoli di contribuzione” nei confronti del consorzio Lido dei Pini Lupetta in quanto non conformi alle disposizioni normative che regolano i consorzi stradali, atto quest’ultimo che sarebbe stato già definito dallo stesso consorzio “ostile”.

“Il principio su cui si basa la Diffida è riconducibile all’art. 7 del D. Lgt. 1446/18, normativa che stabilisce la modalità con cui devono essere riscossi i contributi dei consorzi stradali: dopo l’elaborazione dei piani di ripartizione da parte del consorzio, questi devono essere inviati al Comune per l’approvazione e pubblicati per 15 giorni”, spiega Eliana Peperoni dell’associazione Per Lupetta che si sta battendo insieme a molti altri cittadini per far luce sulla questione dei Consorzi.

“Solo dopo questo iter – prosegue la Peporoni – i piani di ripartizione possono essere definiti “ruoli” secondo il dettato normativo ma il Consorzio Lido dei Pini Lupetta non esegue la procedura corretta ed invia all’Agente della Riscossione (AdER ex Equitalia) i piani di ripartizione elaborati autonomamente e senza alcuna verifica o controllo da parte dell’Ente Locale”.

E ancora: “In questi piani di ripartizione è inserita anche la quota di contribuzione del Comune di Ardea in quanto, sempre in base al dettato normativo, il Comune ha l’obbligo di contribuire con una quota percentuale che va dal 20 al 50% sulla manutenzione delle strade aperte al pubblico. Da tale impegno ne deriva che i consorzi sono a tutti gli effetti enti pubblicistici anche se di diritto privato. Quindi, se il consorzio Lupetta ha percepito denari pubblici da parte del comune di Ardea, ne consegue che rientra nella fattispecie dei consorzi stradali costituiti ai sensi del D. Lgt. 1446/18. E se oggi il Comune di Ardea pretende chiarezza e adesione alla legge nel rispetto dell’interesse dei cittadini, dei fondi pubblici e della legalità, non può essere certo definito un “atto ostile”, viceversa, un’amministrazione consortile richiamata al rispetto delle regole dal Comune invece che sbracciarsi con proclami irriverenti, dovrebbe prendere atto del monito e adeguarsi di conseguenza evitando così di far nascere dei “brutti pensieri””

“La strategia utilizzata fino ad ora dal Consorzio Lupetta è quella che, in funzione delle circostanze è, a volte un ente pubblico – ad esempio quando chiede la contribuzione al Comune – altre volte un ente privato – ad esempio quando propone dei bandi di gara non ad evidenza pubblica su opere pubbliche come l’illuminazione o quando ignora che l’amministrazione consortile è una conduzione di tipo familiare visti tutti gli apparentamenti interni ai vari organi consortili”.

“E’ giunto il momento in cui il consorzio deve decidere di quale sostanza è fatto e se preferisce definirsi totalmente “privato” rimandando al mittente la Diffida, allora restituisse le centinaia di migliaia di euro avute dal Comune di Ardea, in caso contrario, si attenesse alla legge”, conclude la nota.

 

Impostazioni privacy