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Donna uccisa ad Ardea, Fabrizio Rocchi resta in carcere: si aggrava la posizione del figlio

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Donna uccisa ad Ardea – L’interrogatorio di garanzia di Fabrizio Rocchi, indagato per l’omicidio della mamma, si è svolto ieri (5 ottobre 2021) nel Tribunale di Velletri. Davanti al Giudice delle indagini preliminari Rocchi ha scelto di restare in silenzio, sotto la difesa degli avvocati M. Natale e D. Sormanti. Fabrizio Rocchi è passato, nell’arco di pochi giorni, da essere il primo sospettato – per l’omicidio della 68enne disabile di Ardea – ad essere arrestato il 2 ottobre scorso. La madre, Graziella Bartolotta, è morta per mano di qualcuno e, quel qualcuno, sembra essere proprio il figlio: per il quale la posizione si aggrava giorno dopo giorno. 

Fabrizio Rocchi resta in carcere: l’interrogatorio

Durante le accuse e l’arresto di Rocchi, come richiesto dalla Procura si è svolto l’esame autoptico sul corpo della donna. Secondo i referti la 68enne è morta a causa di tre colpi violentissimi inferti al capo. Ma non è tutto: sotto le unghie di Graziella, i medici, hanno rinvenuto il dna del figlio; prova del fatto che, nonostante le difficoltà motorie, la donna abbia provato a difendersi. Per il momento, a fronte di quanto emerso, la Procura ha comunque chiesto l’applicazione della misura restrittiva dell’indagato, il quale si trova tutt’ora in carcere dal 2 ottobre. 

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Omicidio Ardera, Fabrizio Rocchi: “Sono innocente”

Fino al 1 ottobre, Fabrizio Rocchi aveva ribadito di essere innocente. Per lui “qualcuno sarebbe entrato dal retro” e avrebbe poi ucciso la madre. Una tesi che, però, non ha convinto le forze dell’ordine né ha avuto riscontri durante i rilievi. Nell’appartamento, infatti, non ci sono segni di effrazione e nulla è stato portato via. Le telecamere dei vicini, per di più, hanno filmato solo Fabrizio, per due volte, quella mattina. “Sono indagato ma non c’entro nulla, l’ho avuta accanto per quarant’anni e da quando avevo 12 anni mi prendo cura di lei”, queste le parole di Rocchi nei giorni scorsi. 

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Omicidio 68enne di Ardea: l’autopsia 

L’autopsia sul corpo di Graziella ha consentito agli inquirenti di individuare il tipo d’arma utilizzato per l’omicidio e l’orario in cui è avvenuto. Che è stato fissato tra le 8:30 e le 9:30 di mattina. L’autopsia è chiara: la donna è morta a causa di tre colpi inferti al cranio che, purtroppo, gliel’hanno distrutto. La donna è stata trovata in bagno, ma lì non c’era il deambulatore, oggetto con cui la donna si muoveva. Questo ha maggiormente insospettito gli inquirenti, che non hanno creduto alla versione di Rocchi, il quale ha provato a raccontare che la madre voleva farsi la doccia da sola dopo due giorni di malfunzionamento dell’acqua calda e che probabilmente era caduta a causa di un malore.

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