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Ardea, discariche a cielo aperto tra ‘zozzoni’ e mancati controlli: la ‘ribellione’ dei cittadini civili

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“Le allego la foto dei rifiuti gettati davanti alla casa di proprietà di mio suocero, in via dei cavalli Marini, all’altezza di via delle Aquile”. Inizia così l’accorato appello di un abitante di Tor San Lorenzo, stanco di vedere stipata l’immondizia di mezzo quartiere davanti al cancello dell’abitazione del suo congiunto: l’uomo, dopo essersi rivolto inutilmente alle autorità preposte, ora chiede aiuto alla nostra redazione.

La stessa cosa la fa Angelo, che scrive per denunciare lo stato di abbandono di via degli Ippocastani – Via delle Araucarie, sempre a Tor San Lorenzo, all’altezza del vivaio e dei campi tennis. Qui la situazione è forse ancora peggiore, perché oltre ai rifiuti “quotidiani”, possiamo trovare anche grandi quantitativi di eternit. Ormai le quantità sono talmente abbondanti che il passaggio è diventato difficoltoso.

“Più volte ho inviato le foto alla Polizia Ambientale di Ardea e ho fatto telefonate per denunciare questo scempio, ma non ho mai ricevuto risposta a quanto da me segnalato”, sostiene Angelo.

E poi c’è Simona, sempre da Tor San Lorenzo, in viale Marino, che scrive: “Per il sindaco la raccolta migliora, ma qui i rifiuti aumentano. Basta mettere la ‘pecetta’ rifiuti non conformi e tutto è a posto? Venite qui a controllare, allora… Vi chiedo di aiutarci a sollevare il problema al sindaco”. E manda una serie di foto, per convincerci della gravità della situazione.

Che il problema ci sia è innegabile. E non solo a Tor San Lorenzo: sono diversi i punti dove si possono notare discariche a cielo aperto, con rifiuti depositati in terra lungo le strade, addirittura anche davanti agli scavi archeologici di Castrum Inui. Inciviltà delle persone, unita a una certa mancanza di controllo – è anche vero che non è facile controllare un territorio così vasto, ma ci sono punti “strategici” dove i rifiuti vengono gettati sistematicamente – rendono le strade, specie all’inizio della stagione balneare, un brutto biglietto da visita.

I costi delle bonifiche, poi, sono piuttosto sostenuti: basti pensare che la bonifica effettuata all’interno del serpentone, a ridosso del piazzale del complesso immobiliare delle Salzare, dove giorni fa è stata demolita la palazzina “D”, è costata la “modica” cifra di 600.000,00 (seicentomila) euro. Cosa fanno le associazioni che si occupano di ambiente e la Proloco per spronare l’amministrazione e la polizia locale a educare certi cittadini? Ci sono responsabilità a carico della concessionaria? Cosa sta facendo in concreto chi è preposto al controllo? I cittadini, quelli educati e responsabili, vorrebbero delle risposte.

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