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Ardea, Fanco e Capraro scrivono al Prefetto: ‘Sciolga questo Consiglio!’

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Luca Fanco e Cristina Capraro ci riprovano. Stavolta i due consiglieri si rivolgono direttamente al Prefetto, oltre che alla Procura e al Ministero degli Interni, per segnalare l’anomala situazione della politica di Ardea, che ormai da mesi è paralizzata e non riesce nemmeno a svolgere le sedute di consiglio comunale.

La richiesta di scioglimento anticipato del Consiglio comunale di Ardea è stata inoltrata “per l’impossibilità di assicurare il normale funzionamento degli organi e dei servizi e per la mancata approvazione nei termini di legge del bilancio previsionale”. I due consiglieri in una lunga premessa elencano, specificando date e fatti, quanto successo dal 12 febbraio (giorno in cui per l’ennesima volta sono state presentate congiuntamente le dimissioni dell’intera giunta comunale) fino al 10 maggio, quando per la quinta volta di seguito è stato convocato dal Consigliere anziano Mauro Giordano il Consiglio comunale con unico punto all’ordine del giorno l’elezione del Presidente del Consiglio, mai avvenuta perché la maggioranza stessa ha fatto mancare il numero legale non consentendo neppure l’apertura dell’assise.

Nelle considerazioni fatte dai due consiglieri si elencano invece i provvedimenti giudiziari da parte della Procura della Repubblica di Velletri che sono ancora aperti nei confronti di alcuni politici, tra cui il sindaco, che fanno parte della maggioranza, e si fa presente che “il 30 Aprile sono scaduti i termini per l’approvazione del Bilancio previsionale 2015 e che questo non è stato ad oggi neppure discusso in Giunta, cosa questa che in base a quanto previsto dal Regolamento interno di contabilità sarebbe dovuta avvenire già oltre 40 giorni fa”.

Luca Fanco e Cristina Capraro mettono poi in risalto il fatto che “da diversi mesi ormai nessuna Commissione viene convocata, di fatto immobilizzando ogni lavoro istituzionale; la sola Commissione, la cui presidenza è affidata alla minoranza, ovvero quella di Controllo e Garanzia è stata boicottata in tutte le sue recenti convocazioni facendo mancare da parte della maggioranza sempre il numero legale; la maggioranza, anziché preoccuparsi delle ingenti scadenze istituzionali ha chiesto che il Consiglio comunale fosse convocato per l’approvazione di delibere tutt’altro che urgenti quali la realizzazione di opere in project finanzino” e, alla fine delle tre pagine del documento, “chiedono che, per tutti i motivi suddetti e per l’incontrovertibile necessità ed urgenza di amministrare, il Consiglio comunale di Ardea sia sciolto e l’Ente commissariato”.

La richiesta è stata inviata ieri: adesso si attendono reazioni sia dal mondo politico che da parte del Prefetto che di tutti gli altri destinatari della lettera. Ma, visto quanto accaduto finora, sembra abbastanza facile ipotizzare che anche questa volta non ci saranno interventi esterni atti a risolvere la situazione in un modo o nell’altro.

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