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Ardea, operai lavorano sul tetto dell’asilo davanti al comando della polizia locale senza alcun tipo di protezione: rabbia e preoccupazione di cittadini e consiglieri

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Operai che “passeggiano” sul tetto senza alcun tipo di protezione di sicurezza: è questa la scena che si sono visti di fronte diversi cittadini e consiglieri comunali oggi ad Ardea.

Hanno destato timore per quello che poteva succedere, ma anche rabbia, i lavori di sistemazione dell’asilo di Sant’Antonio su via Laurentina all’altezza di largo delle Città Gemellate: questa mattina alcuni cittadini, usciti dalla mancata riunione sui consorzi, hanno notato che gli operai addetti ai lavori stavano sistemando la copertura sulle falde del tetto senza utilizzare alcuna protezione di sicurezza.

Un ingegnere presente faceva notare a tutti questa gravissima violazione alle norme di sicurezza, che metteva a rischio gli operai rispetto a una eventuale caduta dall’alto delle maestranze che senza alcun controllo stavano svolgendo il lavoro.

L’ingegnere chiamava quindi i cittadini e i consiglieri comunali presenti nello spiazzo all’ingresso dell’aula consiliare. Gli operai sono stati fotografati, a testimonianza del mancato rispetto delle norme di sicurezza, alla presenza di consiglieri di maggioranza quali Antonella Passaretta e Marcello Grillo, oltre al presidente dell’associazione per Lupetta. Presente anche l’ex assessore della prima giunta Savarese Maracchioni. 

Le foto sono state immediatamente inviate al sindaco affinché venisse avvisato il comando della polizia municipale, distante soltanto un centinaio di metri dal cantiere. Ma, nonostante la vicinanza, fino alle ore 14,20 nessun tutore dell’ordine si è presento, malgrado la segnalazione fatta anche di persona da alcuni cittadini direttamente al comando. Da quel che risulta, nel costo dei lavori della scuola sono stati conteggiati anche i ponteggi, che invece non sono presenti, quindi il Comune sta pagando per qualcosa che non viene fornito. Ma, cosa più importante, se dovesse accadere una disgrazia, oltre alla perdita umana, chi pagherebbe? E perché, malgrado le sollecite segnalazioni, non c’è stato un rapido intervento sul posto?

Tutte domande a cui i cittadini vorrebbero delle risposte.

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