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Ardea, presentato in sala consiliare il romanzo “BestSeller – Cronaca di una vendetta”

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E’ stato presentato ad Ardea in sala consiliare il romanzo “BestSeller – Cronaca di una vendetta”, ardito progetto letterario edito da Il Viandante scritto da ben dieci diversi autori che hanno cooperato nella creazione e nello sviluppo di storia e personaggi senza essersi mai incontrati fisicamente prima del lancio dell’iniziativa. Dieci autori, un’unica storia: è la regola e al contempo la novità dell’opera stessa. Gli scrittori, tra cui l’ardeatina Paola Lena, si sono conosciuti sui social network e hanno avviato una collaborazione tutta virtuale da cui ha appunto preso vita il libro, esperimento letterario scritto a venti mani tra trama e personaggi vivi e tridimensionali.

Una storia che inizia tre anni fa, quando dieci  autori provenienti da ogni parte d’Italia decisero  di scrivere insieme un romanzo, liberamente ispirato alla trasmissione “Masterpiece” prodotta da RAI 3. Masterpiece fu il primo talent letterario mai realizzato, alla quale tutti e dieci gli autori parteciparono senza arrivare alla fase finale. Dopo essersi conosciuti frequentando un gruppo Facebook di aspiranti partecipanti alla trasmissione, e senza mai essersi incontrati di persona, collaborando solo grazie a Social Network, Dropbox, Whatsapp ed email, questi 10 sognatori, in modo assolutamente democratico, hanno prodotto “BestSeller – Cronaca di una vendetta”, il primo Romanzo Sinergico della letteratura italiana. Il libro non è un romanzo a episodi, né un romanzo staffetta ma, per usare le parole di Franco Bolelli, che ne ha scritto la prefazione, è un libro vero che solo dieci anni fa non sarebbe stato possibile realizzare. Perché leggere Bestseller? Perché è un esperimento, un romanzo scritto a venti mani in cui, grazie all’apporto di dieci autori diversi, i personaggi risultano vivi e tridimensionali. Perché la storia ha diverse anime ben amalgamate tra loro, e differenti registri narrativi, che conducono il lettore verso un finale ad alta tensione, imprevedibile e spiazzante. Infine, perché è divertente.

Per l’occasione la Redazione de Il Corriere della Città ha voluto intervistare la scrittrice ardeatina Paola Lena.

Com’è nata l’idea di Bestseller – Cronaca di una vendetta ?

«L’idea di Bestseller, – Cronaca di una vendetta, fu lanciata da Jean Pierre sul gruppo Facebook di ‘Quelli che vorrebbero partecipare a Masterpiece’.  Propose di scrivere un romanzo collettivo che trattasse proprio del talent  (indubbiamente innovativo) sulla scrittura di Rai Tre. Tutti noi avevamo inviato il nostro romanzo con la speranza di essere convocati per il provino. Alcuni avevano poi passato questa prima fase e intanto la pagina di “Quelli che” brulicava di aspiranti scrittori in continuo fermento. Si viveva in attesa della prossima tappa, sperando di poter ottenere un ruolo attivo nella trasmissione, sperando di avere l’opportunità di far conoscere la propria opera. Ci era venuta una voglia matta di scrivere, di fare, di lavorare sodo per un progetto e J.Pierre ce lo offrì su un piatto d’argento».

Qual è il vostro percorso letterario? Che tipo di lettori siete?

«Finora ho potuto soltanto immaginare le letture preferite dei miei compagni di scrittura in base ai loro stili, anche se non ne abbiamo parlato molto. E ultimamente, grazie alle schede di noi autori che sta pubblicando Mirta sulla pagina Facebook di Bestseller – cronaca di una vendetta, sto scoprendo i loro veri gusti, che non si discostano molto dal’idea che mi ero fatta. Per quanto mi riguarda ho iniziato da giovanissima a divorare romanzi di avventura, come credo avvenga alla maggior parte dei ragazzini. Poi sono passata ai rosa e infine ai thriller. Ultimamente mi intriga molto il romanzo psicologico anche se sto vivendo un periodo stressante che mi ha allontanato dalla lettura. Ma si tratta appunto di un periodo nero “provvisorio” che farò in modo passi presto».

Bestseller – cronaca di una vendetta è un libro corale. Cosa lo tiene insieme?

«Senza dubbio il collante siamo noi, noi dieci. Non so per quale strana alchimia, ma posso affermare senza remore che andare d’accordo, trovare le giuste soluzioni e aiutarsi vicendevolmente ci è risultato incredibilmente facile, naturale. Certo, ci sono stati momenti di stasi. Ma abbiamo superato tutto grazie alla stima e il rispetto che abbiamo dimostrato di avere gli uni con gli altri sin dall’inizio della nostra collaborazione».

Come nascono le vostre storie? Avete avuto un piano preciso sin dall’inizio?

«Abbiamo fatto nascere prima i personaggi. Sono stati loro poi a raccontare le loro storie. Il nostro piano? Inizialmente l’intento era quello di divertirci, metterci in gioco, migliorare la nostra scrittura grazie all’apporto degli altri.  Ma con il passare del tempo il romanzo ha preso corpo, prepotentemente, suggerendoci la possibilità di arrivare alla pubblicazione, come poi effettivamente è avvenuto, grazie alla casa editrice Il Viandante che ha creduto in noi».

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