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Ardea, “prigionieri” per le buche e il fango: “Ho un bimbo piccolo e non riusciamo ad uscire di casa”

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Ardea e la manutenzione delle strade, nuovi problemi sotto la rocca. Una questione atavica, da sempre al centro delle rimostranze dei citttadini; ma al di là del discorso in generale – che pure ha la sua valenza dato che è inaccettabile vedere un Comune come quello rutulo in tali condizioni -, spesso sono le storie dei singoli cittadini a farci riflettere.

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Ricorderete senz’altro, a tal proposito, la storia della disabile segregata in casa per colpa delle buche, storia che, ahi noi ha compiuto i due anni recentemente. Oggi, sempre sulla medesima falsariga, è invece un papà a chiedere il nostro aiuto e quello delle istituzioni, in particolare quello del Sindaco. 

“Buonasera dott. Savarese, sono a richiederle un incontro per poter parlare della mia situazione incresciosa”, leggiamo nella lettera recapitata alla nostra redazione. “Abito ad Ardea e precisamente in Via Monreale (NUOVA FLORIDA) dal 2008. Come tutte le strade di Ardea io mi trovo in una situazione davvero complicata. Da pochi giorni sono diventato papà per la prima volta e fino ad oggi, non mi sono mai creato il problema di uscire di casa bagnandomi le scarpe”.

“Purtroppo oggi mi trovo a non poter uscire di casa con il bambino e la carrozzina (siamo praticamente imprigionati) per l’acqua e il fango che si è formato fuori casa. Come lei può vedere dalle foto la situazione è vergognosa. Sono un cittadino che paga regolarmente tutte le tasse (anche non usufruendo di luce e asfalto nella mia strada). La precedente amministrazione conosce bene il problema e più volte è stato promesso che sarebbero intervenuti. Ma sappiamo benissimo come ha guidato la città portandola in queste condizioni. Io le chiedo la cortesia, almeno lei, di prendere in seria considerazione le condizioni in cui adesso mi trovo ad affrontare il problema“.

Strade Ardea 1

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