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Ardea, ecco tutti i numeri del voto

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Ad Ardea hanno vinto in due: il neosindaco Mario Savarese e l’astensionismo.
A votare, infatti, meno del 40% degli aventi diritto (il 39,57% per l’esattezza), così ripartiti: su 36.494 elettori (18342 maschi e 18152 femmine) hanno espresso la loro preferenza solo 7366 uomini e 7073 donne. In tutto, quindi, solo 14.439 hanno sentito l’esigenza di mettere un segno sul loro futuro.
E gli altri? Al mare, in montagna, a spasso o semplicemente a casa, ovunque purché non in quella cabina a sancire un diritto per cui i nostri genitori, nonni e trisavoli hanno combattuto.
Ma tant’è, l’importante sarà poi lamentarsi attraverso un social network.

A stupire – ma neanche troppo – è che ad astenersi siano stati soprattutto i seguaci di Alfredo Cugini, visto che le percentuali del primo turno si sono completamente ribaltate con tanto di avanzo: Savarese ha infatti “schiacciato” l’avversario politico con un sonoro 62,80% contro il 37,20 di Cugini.
Cosa è successo all’armata di liste civiche che appoggiava il candidato di centro, centro-destra e centro-sinistra? Nelle sue file, infatti, c’erano (e ci sono) rappresentati politici che spaziano da destra a sinistra, con molti esponenti che hanno governato anche in passato, compresa la consiliatura uscente, che al primo turno hanno preso una valanga di voti.
Ma, nel faccia a faccia tra i due candidati sindaco giunti al ballottaggio, le cose sono diametralmente cambiate, così come era successo 4 anni fa a Pomezia, con Fucci che ribaltò il vantaggio del primo turno di Schiumarini.
Questo fa capire quanto dietro ai numeri ci siano ragionamenti contorti, oltre a illusioni, delusioni e pure ripensamenti. Ma anche tanto atteggiamento pilatesco: non voto, così un domani potrò criticare senza sentirmi addosso la responsabilità di aver scelto quella persona. Certo, c’è anche lo scoramento di chi, dopo decenni di entusiastica partecipazione alle tornate elettorali, decide di rinunciare, “tanto sono tutti uguali, tanto non cambia niente”.
Ogni opinione, seppur non condivisa, è rispettabile.
Adesso auguriamoci tutti il meglio per Ardea e per il suo neo Primo Cittadino, una persona che, da quando vive nel Comune rutulo, si è sempre contraddistinta per la sua trasparenza, serietà e voglia di migliorare il territorio.
E adesso – consentitemi questa “trasgressione” al mio modo abituale di scrivere – concludo in maniera personale: a nome della redazione, e soprattutto mio, faccio un grosso in bocca al lupo a Mario Savarese, che ho conosciuto bene durante il lungo periodo in cui ha collaborato con (per quanto riguarda l’aspetto politico ne parleremo a tempo debito) Il Corriere della Città. Più di molti altri conosco il valore di Savarese come persona e come tecnico e sono convinta che farà del suo meglio per rendere Ardea un posto dove non si “deve” vivere, ma si “vuole” vivere.

Maria Corrao

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