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Dati ARPA incendio Ardea: il primo report sul rogo nella discarica abusiva | Diossine, idrocarburi e PCB, i dati

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Diffusi dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale i primi dati in merito al maxi incendio scoppiato nella giornata dell’8 aprile all’interno della discarica abusiva a Montagnano. Superiori ai limiti soprattutto i valori di benzo(a)pirene (oltre 20 volte). La situazione.

Incendio Ardea
Incendio Ardea (ilcorrieredellacitta.com)

Incendio Ardea, nuovi aggiornamenti. Si lavora su più fronti nella città alle porte di Roma e ai confini dei Castelli Romani dopo il rogo che ormai da più di 48 ore ha interessato un sito dismesso e non autorizzato contenente pneumatici. Pneumatici che, senza sosta, continuano a bruciare: la priorità al momento resta pertanto questa, ovvero lo spegnimento definitivo delle fiamme e la messa in sicurezza della zona. 

Secondo l’ultimo aggiornamento di poco fa (Fonte: ASL Roma 6) infatti le operazioni di spegnimento non risultano ancora concluse. In secondo luogo si cerca di capire l’impatto ambientale dell’ennesimo disastro avvenuto in questo quadrante a sud di Roma, peraltro a pochi giorni dall’anniversario dell’incendio alle Eco X (ma da allora se ne sono verificati tanti altri di episodi analoghi purtroppo). Dopodiché si aprirà il capitolo dell’accertamento delle responsabilità per capire se e in che modo qualcuno sarà ritenuto responsabile per quanto successo. 

Incendio Ardea: i primi dati ARPA

Ma l’attesa in queste ore era intanto per capire la portata dell’inquinamento generata dal rogo tossico. In tal senso già nella giornata di lunedì i tecnici di ARPA Lazio avevano installato un campionatore per monitorare l’aria a ridosso del sito che sta bruciando. Nell’immagine in basso è stata evidenziata in rosso la zona interessata dall’incendio mentre in giallo la posizione del campionatore (che ha registrato i dati in modo continuativo per 24,ndr). Perplessità, c’è da dire, sono state sollevate a questo proposito da comitati e associazioni che avrebbero preferito l’installazione di più campionatori considerando che la direzione del fumo ha più volte subito spostamenti al cambiare delle condizioni del vento.

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Incendio Ardea, i dati di Arpa Lazio – (ilcorrieredellacitta.com)

Ad ogni modo, la strumentazione posizionata ha il compito di verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine. Ieri si attendevano i primi dati che però sono arrivati solo in questi minuti. Di seguito la sintesi di quanto registrato sin qui:

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I primi dati Arpa sull’incendio di Ardea – (ilcorrieredellacitta.com)

I parametri di riferimento

Ma come leggere i dati? Al momento, in attesa di ulteriori approfondimenti, i valori non desterebbero particolare preoccupazione. Per quanto riguarda i dati registrati e il confronto con i parametri di riferimento spiega infatti l’ARPA:

Per quanto riguarda le diossine non esiste un riferimento normativo in aria ambiente. L’OMS (nel documento Air quality guidelines for Europe 2000) stima concentrazioni di tossicità equivalente (TEQ) di diossine e furani in ambiente urbano pari a circa 0,1 pg/m°, anche se è elevata la variabilità da zona a zona, mentre concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3 indicano la presenza di una fonte di emissione localizzata, ovvero significano che l’incendio ha effettivamente generato diossina.

Anche per il valore del benzo(a)pirene, molto alto rispetto alle soglie indicati dalle normative (oltre 20 volte), ARPA precisa:

Tra gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) normalmente rilevabili il benzo(a)pirene è l’unico composto per il quale il d.lgs. n.155/2010 prevede un valore limite come concentrazione media annua pari a di 1 ng/m3; tuttavia tale limite, appunto in quanto media annua, non è direttamente confrontabile con i valori misurati in occasione di incendi, e viene riportato solo come riferimento informativo.

Infine i PCB, anche in questo precisa l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale:

Nemmeno per quanto riguarda i Policlorobifenili (PCB) esistono limiti normativi. Il già citato documento OMS indica che le misure di concentrazioni in area ambiente danno risultati estremamente variabili oscillanti tra 3 pg/m3 (in siti non industriali) e 3.000 pg/m3 (in siti industriali o aree urbane).

Le indicazioni alla popolazione

Per quanto riguarda le indicazioni alla pubblicazione, in considerazione dei primi esiti delle rilevazioni effettuate da Arpalazio nelle prime 24 ore di monitoraggio sul punto di campionamento ubicato a poca distanza dall’area interessata dall’incendio si ribadiscono le raccomandazioni già fornite con le precedenti comunicazioni, a tutela della salute della popolazione.

All’acquisizione degli ulteriori esiti degli accertamenti in corso da parte delle autorità preposte, nonché della comunicazione di avvenuto spegnimento del rogo da parte dei Vigili del Fuoco, si provvederà all’eventuale rimodulazione delle misure di precauzione, oppure alla revoca delle stesse. 

Ricordiamo che lunedì sera il Sindaco di Ardea Maurizio Cremonini aveva confermato attraverso una apposita ordinanza le indicazioni alla popolazione da seguire già diffuse nelle prime ore dopo lo scoppio dell’incendio. Questa la sintesi dei comportamenti da adottare laddove sia visibile il fumo e si dovesse avvertire odore intenso:

  • Tenere chiuse porte e finestre
  • Limitare gli spostamenti allo stretto necessario
  • Lavare con accuratezza frutta e verdura di produzione propria

Inoltre, il Sindaco aveva stabilito, in via precauzionale, la “pulizia straordinaria di tutte le strade interessate dall’evento, nonché delle relative pertinenze, a partire da quelle nelle immediate vicinanze delle scuole e dei luoghi pubblici maggiormente frequentati”.

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