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Pomezia e Ardea, bando Città della Cultura del Lazio: presentato il progetto ‘Illuminiamo le fondazioni’

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Pomezia partecipa al bando regionale Città della Cultura del Lazio 2019. Il Sindaco e la Giunta hanno appena deliberato il progetto “Illuminiamo le fondazioni” con cui il Comune di Pomezia si candida, insieme alla vicina Ardea, a vincere il prestigioso titolo regionale che mette al centro la cultura come fattore fondamentale per la promozione del territorio, per la crescita economica, per lo sviluppo dell’imprenditoria locale e della coesione sociale.

Il progetto si basa sul tema della “fondazione”: dalle fondazioni “spontanee” in epoca arcaica delle antiche città di Lavinium e Ardea, alla fondazione “pianificata” nel ventennio razionalista di Pomezia; dalla fondazione “burocratica” di Ardea negli Anni ’70 all’insediamento della comunità di pescatori di Minturno sulle coste di Torvaianica.

“Un progetto – spiega la vice Sindaco Simona Morcellini – che mira ad aumentare l’offerta di servizi culturali sul territorio, a rafforzare il senso di identità e appartenenza alla Città, ad aumentare la visibilità delle risorse paesaggistiche, archeologiche, architettoniche e storiche del territorio”.

Un programma di interventi lungo un anno che prevede itinerari archeologici, rievocazioni storiche, laboratori didattici, mostre, concorsi fotografici, premi letterari, festival e una maratona Roma-Lavinium che vedrà la collaborazione della Capitale.

“Siamo orgogliosi di presentare questo progetto – aggiunge il Sindaco Adriano Zuccalà – che ci vede protagonisti insieme ad Ardea di un percorso che mette al centro la nostra storia e i legami che esistono con Roma e la gemellata Çanakkale, antica città di Troia in Turchia. Entro il 2019 inaugureremo il Museo del Novecento, sede dell’archivio storico comunale dedicato alle Città di Fondazione dall’architettura razionalista, con un’Esposizione storica permanente: un valore aggiunto al progetto che candidiamo per essere Città della Cultura del Lazio 2019”.

“Ringrazio personalmente – conclude il Primo Cittadino – quanti hanno lavorato al progetto e tutti i partner, tra cui la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale; la Città Metropolitana di Roma Capitale; l’Assessorato allo Sport, Politiche Giovanili, Grandi Eventi di Roma Capitale; la Fondazione Roma Sapienza; la Fondazione CE.S.A.R. – Centro Studi Architettura Razionalista; l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia e le associazioni del territorio”.

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